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ATP Miami: Murray controlla Berdych, Djokovic annienta Isner

Il britannico supera il ceco con un periodico 64, mentre il serbo dilaga nel secondo, dopo aver vinto il primo al tie-break.

ATP Miami: Murray controlla Berdych, Djokovic annienta Isner
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Di Johnathan Scaffardi

Novak Djokovic e Andy Murray, non un inedito. A Miami, si affrontano due dei più forti giocatori al mondo, due dei fab four, per usare una terminologia cara al lessico recente della racchetta. Le semifinali scorrono via rapidamente, quasi senza sussulti, tale è la supremazia dei due. Entrambi si impongono in due set, concedendo poco o nulla. I malcapitati di turno sono l'americano Isner e il ceco Berdych. Djokovic scende in campo nella sessione serale, dopo aver patito non poco l'"allegria" fisica di Ferrer. Contro Isner, Djokovic si trova a meraviglia, perché il miglior colpo dell'americano, il servizio, impatta il suo miglior colpo, la risposta. Isner viene disinnescato e la lotta dura un solo set, quando Big John riesce ad opporsi all'unica palla break del parziale e a trascinare Djokovic al tie-break. Nel secondo, è invece strada spianata. Djokovic opera due volte il break, si dimostra ingiocabile quando tocca a lui servire e pungente in risposta. Isner colleziona la miseria di 8 punti con la seconda. La sua risalita si ferma in semifinale, dopo due successi prestigiosi con Raonic e Nishikori, Djokovic resta un gradino sopra.

La prima semifinale, a Miami, è invece tra Andy Murray e Tomas Berdych. L'inizio, per entrambi, riserva difficoltà al servizio. Arrivano tre break consecutivi, due per Murray, uno per Berdych. Il britannico da l'impressione di guidare la partita, costringendo il ceco a un continuo movimento. Gli scambi prolungati promuovono Murray e il quarto gioco vede il primo allungo, con il primo game in battuta tenuto proprio da Murray. La varietà di Murray complica la vita a Berdych, spesso costretto a scendere a rete e poi sottoposto a passanti velenosi o lob al fulmicotone. Con due ace,Murray conferma per la seconda volta il break e sale 4-2. Nel nono gioco, Berdych trema ancora. Murray inventa un lob, sottorete, che manda in estasi il pubblico e colpisce Tomas. Il ceco si salva, ma Murray trova 4 prime e chiude 64.

Nel secondo set, si ripropone la medesima situazione. Gioco d'apertura pessimo di Berdych, male a rete il ceco, disastroso con il doppio fallo che porta subito Murray avanti. Il britannico concede un regalo poco dopo. Berdych ritrova buona continuità, lotta, aldilà delle difese di Murray. Andy commette un doppio fallo, si trova in ambasce con la seconda, troppo debole, e lascia il contro-break. Terzo gioco e terzo break, perché Murray si riprende subito. Berdych ha la palla del vantaggio, ma sbaglia per tre volte, consecutivamente, col dritto e lancia la fuga di Murray. Berdych è costretto a rischiare il tutto per tutto e la tattica paga i dividendi con il servizio, ma non in risposta. Murray colleziona giochi a 0, il ceco affretta qualche soluzione e la naturale conseguenza è il secondo 64.

Murray - Berdych 64 64

Djokovic - Isner 76 62