Concentrato, attento, aggressivo, mai sopra le righe, la versione migliore del Fognini tennista. A Barcellona, Fabio bussa alla porta di Rafa e si prende di forza il trono dello spagnolo, giocando per due set a un livello di prima grandezza. Nadal è incerto, incline al gratuito, è ancora un Nadal in divenire, sotto molti aspetti, ma sulla terra resta uno dei primi al mondo, capace solo pochi giorni fa di giocare la semifinale a Monte-Carlo con Djokovic, occorre quindi elencare i meriti di Fognini, prima di evidenziare i demeriti di Rafa. 

Il Fognini del primo set è perfetto. Fabio guida la partita da fondocampo, scende a rete per prendersi il punto, da la sensazione di comandare, perché Nadal, anche quando chiude il punto, è sempre di rincorsa, sorpreso dalla varietà di Fognini, da una continuità non consueta. Le palle break sono rare, una per parte fino al 5-4, ma Fognini è sempre a un passo dal mettere Nadal sull'orlo del precipizio e il punto esclamativo arriva al decimo gioco, con Fognini che detta i tempi e sceglie quando spingere. Non mancano momenti di grande tennis e Nadal, solitamente propenso ad accettare la lotta, deve forzare, alzando quindi il numero dei gratuiti, 35 al termine. Fognini ha soluzioni ovunque, a rete, dove gioca un lob che si adagia sulla riga di fondo, scavalcando Nadal, e ancor più da lontano, dove con un rovescio ispirato disegna il campo. 

Il passaggio a vuoto dell'azzurro, dopo il 64, si palesa a inizio secondo set. Nadal sale due volte avanti di un break, Fognini recupera il primo, ma non il secondo ed è anzi bravo a rimanere incollato a Nadal sull'1-3, quando lo spagnolo ha la chance per chiudere il parziale. Fognini fatica in questo frangente, perché spesso esagera, andando fuorigiri. Senza la necessaria pazienza, aumentano errori e punti facili per Nadal, manna per un tennista in crisi. Un dritto che sbatte in rete regala a Fognini la parità nell'ottavo gioco, ma poco dopo si scatena Nadal. Urlo e pugno con saltello, in stile Rafa. Il tentativo di caricarsi dopo il vincente di dritto è sintomo di dubbi e fatica, non a caso Fognini trova l'ennesimo contro-break, il terzo del set. Un tracciante di dritto rispedisce al mittente lo smash di Rafa ed è tripudio all'angolo azzurro. Il set si decide al tie-break, Fognini è pronto e scappa 3-0 e poi 6-3, con tre set point. Nadal annulla i primi due col servizio e il terzo con una risposta da campionissimo. Non basta, perché Fognini ritrova la prima e il seguente dritto a campo aperto di Nadal se ne va. Fognini è grande, grandissimo, Nadal è ancora un punto interrogativo. 

Si apre ora la parte bassa del tabellone. Fognini nei quarti trova Andujar - non impossibile - prima della probabile semifinale con Ferrer. Anche Ferrer, come dimostra la partita odierna disputata dallo spagnolo con lo svedese Ymer - rimonta da 4-0 sotto nel secondo per Ferrer, finale 63 64 - non vive un momento straordinario. Nella parte alta, invece, via libera per Nishikori. Il nipponico, campione uscente, lascia tre giochi a Giraldo e si candida per il bis. 

Risultati:

(13) F Fognini defeats (2) R Nadal 64 76(6) 
(1) K Nishikori defeats (15) S Giraldo 62 61 
(3) D Ferrer defeats E Ymer 63 64 
(14) M Klizan defeats V Estrella Burgos 64 63 
(12) P Kohlschreiber defeats B Paire 64 76(6) 
(7) R Bautista Agut defeats (10) P Cuevas 76(5) 62
P Andujar defeats (5) F Lopez 63 64