Peccato. Fabio Fognini non replica la splendida cavalcata di Amburgo, chiusa a un passo dal titolo, e a Kitzbuhel, sul rosso austriaco, si ferma nei quarti di finale al cospetto di Philipp Kohlschreiber. Un pizzico di rammarico, per un incontro a tratti nelle corde dell'azzurro, specie nella parte centrale del primo set. Un Fognini intermittente, che si accende cancellando il teutonico, fino a portarsi in battuta per chiudere il set. Qui cala la notte, Kohlschreiber trova il contro-break e domina a 0 il prolungamento.
Il colpo spezza le certezze di Fabio che, in pochi minuti, si ritrova indietro 04 nel secondo. La sfuriata che segue è figlia della rabbia e dell'orgoglio. A tutto braccio, l'azzurro dirige e guida, mostrando qualità assoluta. Il ritorno di Fognini è impetuoso, ma non vale il riaggancio, perché Kohlschreiber mantiene un controllo assoluto dei nervi e chiude nel decimo gioco. 76 64.
Il tedesco attende, in semifinale, l'austriaco Dominic Thiem. Thiem, a Kitz dopo i successi di Umago e Gstaad, raggiunge il penultimo atto grazie all'affermazione sullo spagnolo Montanes. Le sofferenze riscontrate con Haider Maurer sono un lontano ricordo, Thiem conquista il primo parziale, 76, e usufruisce del ritiro di Montanes nel secondo. Sul 32, l'iberico saluta per un problema alla caviglia. Per Montanes, in tabellone grazie al forfait di Bolelli, comunque un ottimo torneo.
Nell'altra semifinale, si confrontano Almagro e Mathieu. Paul Henry Mathieu è la sorpresa di Kitzbuhel. Il transalpino viene dal lungo percorso delle qualificazioni e, dopo la vittoria nel derby di Francia con De Schepper all'esordio, vanta il pesante successo con Klizan, testa di serie n.4. Nei quarti, 63 al terzo all'argentino Delbonis. Almagro è in semifinale, al termine di un cammino zoppicante. Diverse difficoltà in avvio, partite di rincorsa, fino al 63 64 con Lajovic. I precedenti dicono 2-1 Mathieu, ma Almagro ha nel carniere il 63 62 di Montecarlo, nel 2014.