Adesso è numero 567 del ranking ATP, lui che poco più che ventenne era numero 4. Juan Martin Del Potro, talento e martire del tennis degli ultimi dieci anni, sta combattendo contro la terza operazione al polso e poche ore fa ha postato su Facebook due foto (sopra in copertina la prima, sotto la seconda) che lo ritraggono durante la sua riabilitazione. Il 26enne di Tandil (Argentina), che nelle ultime due stagioni ha appena disputato cinque tornei, si è sempre contraddistinto per un gioco ultra offensivo, dai colpi secchi e fatali. Fatali purtroppo non solo per gli avversari, ma anche per lui stesso.
 
Juan era uno dei giocatori più promettenti al mondo, lui che nel 2009 vinse gli US OPEN battendo in semifinale Nadal ed in finale Federer, lui che non tirava (è il caso di usare l’imperfetto, con l’augurio di cambiare tempo prossimamente) dritti e servizi per fare punto, ma per disintegrare l’avversario lasciandolo sul posto. Juan, alto un metro e 98 centimetri, avrebbe potuto insidiare l’oligopolio tennistico Federer-Nadal-Djokovic, perché quel dritto proiettile, impattato piatto con la racchetta quasi parallela al terreno di gioco, non avrebbe avuto rivali: insieme al servizio è stato un mix micidiale.

Infortunio dopo infortunio, però, l’argentino capisce che il fisico non risponde, anzi affossa le sue idee. Ha problemi alla schiena, alle gambe, ai maledetti polsi. Come se il corpo gli ricordasse che raramente un giocatore così alto può gareggiare alla pari con gli altri. Il tennis, come tutti gli sport, negli anni è diventato sempre più fisico e Juan non riesce a stare al passo. Se un giocatore si ferma, ripartire significa ogni volta voltare pagina, cambiare tutto per scalare una montagna che durante il cammino diventa sempre più alta e difficile da affrontare. Allora quell’incubo senza fine, quella terza operazione al polso sinistro del Giugno 2015, che sembra chiudere il sipario alla carriera di ‘Delpo’, viene vissuta come un inizio da cui ripartire (ancora una volta). 



Queste le sue parole del 30 Luglio, che hanno commosso i suoi fan: 
“Sono passati i momenti più difficili della mia carriera, in cui non sapevo cosa mi aspettasse in futuro. Vi ho già raccontato come si sente una persona che non può fare ciò che gli piace e soffre nel vedere il tennis in tv. Oggi il presente è completamente diverso ed ho grandi aspettative per la nuova fase che ho iniziato questa settimana.

Prima dell’ultima operazione al polso vi ho ripetuto in un video messaggio che tutto ciò che stavo facendo era solo per il tennis. Che avrei potuto sfruttare trattamenti medici alternativi, ma che se avessi voluto colpire il rovescio come facevo sarei dovuto passare nuovamente per la sala operatoria. In quella decisione ho mostrato cosa penso del mio futuro. Oggi più determinato che mai sto per intraprendere la strada del ritorno. Non ho più dubbi, nè domande. Per me inizia una nuova carriera.

Tre operazioni al mio polso sinistro, una sul destro. Non so quanti casi come il mio ci sono stati nel tennis. Io solo però che quando ho un obbiettivo, io provo a conquistarlo. Questa settimana ho cominciato la riabilitazione con qualche lavoro leggero. Dovendo ricominciare da zero, per tenermi in forma ho seguito una dieta particolare. Prenderò tra l’altro del tempo per decidere e nominare il mio nuovo team.

Voglio comunque ringraziare quelle persone che continuano a fermarmi per strada per una foto, chi mi scrive su Facebook e Twitter, chiedendomi come stia o quando ritornerò. Anche ovviamente quelli che mi stanno aspettando senza scrivermi. Non so quanto tempo mi prenderà ancora, non so a quale livello giocherò, ma spero di tornare nel circuito molto presto.”