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ATP Montreal: avanzano i favoriti, Nishikori abbatte Nadal

Il giapponese raggiunge Djokovic, Chardy e Murray in semifinale con una grande prova

ATP Montreal: avanzano i favoriti, Nishikori abbatte Nadal
ATP Montreal: avanzano i favoriti, Nishikori abbatte Nadal
Cammuplux
Di Francesco Cammuca

Notte di quarti di finale alla Rogers Cup di Montreal, con i grandi favoriti impegnati per cercare un posto in semifinale e imporre nuovamente la propria supremazia. E a giudicare dall'esito dei quattro match in programma, i giocatori con le maggiori credenziali di superare il turno hanno avuto effettivamente la meglio, eccezion fatta per Jeremy Chardy che ha superato John Isner. Ma partiamo dal numero 1 al mondo Novak Djokovic.

Il giocatore serbo ha dovuto combattere più del previsto per avere ragione di Ernests Gulbis, il quale deve aver evidentemente imbroccato la giornata giusta, a dispetto di altre gare in cui il lettone ha fatto fatica a restare concentrato per l'intera durata di un incontro. Il primo a fare una mossa nel primo set è stato però Djokovic, con un break ottenuto nel sesto game e subito rintuzzato da Gulbis con l'atteso contro-break. Il giocatore nativo di Riga appare decisamente in palla, e nell'undicesimo game riesce addirittura a portarsi in vantaggio, prima di chiudere il set sul 7-5. Nel secondo set, Djokovic conferma le difficoltà di un match molto complicato da risolvere: Gulbis brekka nel quinto gioco, ma subisce l'immediato contro-break di un Nole determinato a riprendersi il palcoscenico, a dispetto di una grande performance del suo avversario. Si va al tie-break: Gulbis vola sul 3-0 e poi ottiene addirittura due match-point, annullati da un Djokovic che, alla prima occasione, porta a casa il set con il punteggio di 9-7. Una volta persa l'occasione di una vita, Gulbis scioglie e lascia il campo al suo più quotato avversario, il quale non ha difficoltà a chiudere il terzo set e il match con il punteggio di 6-1.

Grande lotta nella sfida tra Jeremy Chardy John Isner. Nel primo set sono i servizi a farla da padrone, con l'americano che bombarda la metà campo del francese, il quale è l'unico a dover salvare una palla-break in tutto il parziale, per l'esattezza nel secondo game. Inevitabile la risoluzione del set al tie-break: una lotta durissima, in cui il primo a mollare e Chardy, che concede il successo parziale a Isner con il punteggio di 11-9. Decisamente più pirotecnico l'inizio del secondo set, con l'americano che annulla due palle-break e poi riesce a strappare il servizio al suo avversario nel terzo gioco, dando l'impressione di involarsi verso la vittoria. E invece, arriva la reazione rabbiosa del giocatore transalpino: Chardy contro-brekka nel sesto gioco e manifesta la propria intenzione di allungare la partita, ottenendo l'occasione di giocarsi tutto con un altro tie-break. Il francese annulla tre match-point, tutti sul proprio servizio, riesce a limare le proprie difficoltà al servizio e riesce a chiudere con il punteggio di 15-13. Nel terzo set la lotta continua a essere durissima, sia Isner che Chardy tornano a bombardare con i rispettivi servizi (32 gli aces dell'americano, 12 quelli del transalpino) e la partita resta bellissima. Una sola palla-break in tutto il parziale, con l'americano che la annulla nel terzo game, prima di un altro inevitabile tie-break: questa volta la questione si risolve molto più rapidamente, con Chardy che approfitta di un attimo di defaillance di Isner e chiude sul 7-4, ottenendo una prestigiosa semifinale.

Il quarto di finale sulla carta più atteso è quello che ha opposto Kei Nishikori e Rafael Nadal. Il giapponese è determinato a confermare la propria posizione tra i quattro migliori giocatori al mondo, e con una striscia impressionante di cinque giochi consecutivi, con due break, mette in ghiaccio un primo set in cui il maiorchino dimostra di non essere ancora tornato quello dei tempi migliori. Rafa arranca davanti al tennis spregiudicato e tatticamente attento del nipponico, il quale chiude il parziale con un netto e indiscutibile 6-2. Anche nel secondo set, Nishikori infila una striscia di quattro games consecutivi che sembrano minare ogni flebile convinzione di Nadal, il quale però non si abbatte e prova a ridurre il margine: il risultato della reazione del numero 8 del mondo culmina in un solo break, che porta il punteggio sul 4-3 in favore del giapponese. Poi è Nishikori a riprendere la scena, andando a chiudere il secondo set sul 6-4 e portandosi in semifinale.

Chiudiamo con la sfida tra Andy Murray e Jo-Wilfried Tsonga. Si trattava di un test particolarmente indicativo per valutare le condizioni del giocatore scozzese, opposto all'energico francese. Il numero 3 al mondo ha posto, all'inizio del primo set, le basi per una partita da giocare all'attacco, e la conseguenza inevitabile è il break che arriva nel quinto game, con il transalpino che non riesce a reagire, complice la grande attenzione tattica del suo avversario. Il campione di Wimbledon 2013 salva una palla-break nel game successivo, ma poi tutto fila liscio come l'olio, e il set si chiude con il punteggio di 6-4 in suo favore. In avvio di secondo set si torna a lottare, come dimostrano quattro dei primi cinque games, tutti finiti ai vantaggi. Di palle-break, però, nemmeno l'ombra. Alla prima vera occasione, però, Murray sfodera gli artigli e strappa il servizio a Tsonga nel settimo gioco, mettendo le mani sull'incontro e sulla semifinale. Il francese non riesce a crearsi l'occasione per contro-brekkare, così lo scozzese non ha difficoltà a chiudere con un altro 6-4.