La solidità di Novak Djokovic, l'impressionante prova di forza di Andy MurrayMontreal regala due sfide dal sapore diverso, riaccende la luce su una rivalità sbocciata da tempo. Il n.1 al mondo si disimpegna con sicurezza, guida l'incontro fin dalle battute d'esordio e con un break per set cancella il transalpino Chardy. Il britannico, nell'incontro più atteso,  strapazza il nipponico Nishikori, stracciando la striscia di successi, tra Washington e Montreal, del giapponese.

La vittoria di Nole, attesa alla vigilia, ricalca la differenza tra i protagonisti in campo. Chardy accusa momento e avversario, perde le coordinate al servizio in avvio e permette a Djoko di condurre corsa di testa. Il serbo in battuta è un martello, sfrutta un'elevata percentuale di prime per dirigere lo scambio e lascia la miseria di otto punti al servizio. In due parziali, Chardy non giunge mai a palla break. Nel secondo, l'equilibrio si rompe sul 22. Djokovic piazza il nuovo allungo e spinge fino al 64 conclusivo.

Al termine, Chardy riconosce la superiorità del serbo, giunto alla 52esima W in stagione , a fronte di tre sconfitte. 10-0, questo l'eloquente riassunto dei precedenti.

A stupire, è invece la rapidità con cui Murray sorvola l'ostacolo Nishikori. Non c'è partita e in poco più di un'ora il britannico si guadagna l'accesso in finale. Kei Nishikori si presenta in battuta sette volte ed esce, pugno al cielo, in una sola occasione. Lo strappo che indirizza l'incontro, nel corso del primo parziale, vede Andy salire 53, prima del game che sancisce la chiusura del set. Una scarica terrificante investe Nishikori nei primi giochi del secondo. Murray recupera due punti con il nipponico al servizio, mette a segno il primo break del parziale e firma in sostanza la partita. 60.

Nishikori è inerme, vince un punto su cinque con la seconda, poco più del 50% con la prima, palesa evidenti limiti contro uno dei migliori ribattitori del circuito. Murray, di nuovo al secondo posto della classifica mondiale, mostra invece soddisfazione. Un colpo di spugna a infortuni e malasorte, un sorriso che cancella il passato.