La Rogers Cup di Montreal, che ha visto la vittoria finale di Andy Murray ai danni di Novak Djokovic, non ha portato solo un pizzico di ventata fresca nel circuito, ormai abituato ai trionfi del giocatore serbo, ma anche riservato delle novità anche al lunedì mattina, quando arriva l'aggiornamento del ranking ATP. Alle spalle del dominatore della stagione, che non rischiava spodestamenti indipendentemente dall'esito del Masters 1000 canadese, arriva la prima novità: Murray è il nuovo numero 2 al mondo, con il sorpasso ai danni di Roger Federer, che a Montreal non è proprio sceso in campo. Tutto uguale anche per quanto riguarda Kei Nishikori, Stan Wawrinka, Tomas Berdych e David Ferrer, i quali occupano le posizioni dalla quarta alla settimana, mentre prosegue poco per volta la risalita di Rafael Nadal.

Il maiorchino è ora ottavo in classifica, davanti a Marin Cilic e a Milos Raonic, che vanno a chiudere la Top Ten: per il croato, uscito di scena molto presto in quel di Montreal, il rischio è quello di veder crollare il proprio ranking non appena ci sarà da difendere la vittoria agli US Open, con l'uscita di punti pesanti. Scala ai confini della Top 15 Kevin Anderson, il quale supera Gael Monfils, carnefice al primo turno di Fabio Fognini. E a proposito di italiani, il giocatore di Arma di Taggia continua a essere il secondo miglior azzurro, al 31° posto, con 4 posizioni in meno rispetto a lunedì scorso: in testa alla classifica italiana resta invece Andreas Seppi, ancora 25° nonostante la sconfitta all'esordio della Rogers Cup.

Si ferma poco dietro all'azzurro, in 27esima posizione, Jeremy Chardy, vera e propria rivelazione in quel di Montreal, dove si è fermato solo al cospetto di Djokovic. Continuano a scalare la classifica anche Jo-Wilfried Tsonga, che con un balzo di cinque posizioni approda alla numero 19, e Jack Sock, decisamente a suo agio sul cemento americano e capace di portarsi al trentesimo posto, anche lui con un +5 fatto segnare rispetto a lunedì scorso. Limitatamente alle prime cento posizioni, si segnalano i balzi clamorosi di Ernests Gulbis e Donald Young, rispettivamente numero 68 e 69 del mondo e con una scalata che ha visto il lettone salire di ben 19 posizioni, contro le 10 guadagnate dall'americano. Sono invece 14 le posizioni guadagnate dall'australiano John Millman, che ottiene il suo best ranking salendo al numero 71, mentre l'Italia presenta solo quattro giocatori in Top 100: oltre a Seppi e Fognini troviamo Simone Bolelli, che perde una posizione e scende al numero 62, e Paolo Lorenzi, sceso al numero 82 con due posti in meno rispetto a lunedì scorso. In netta ascesa Luca Vanni, vincitore del Challenger di Portoroz e pronto a riportarsi nuovamente tra i migliori 100 giocatori al mondo.