Nella sessione serale del venerdì dei quarti di finale del Master 1000 di Cincinnati, Ohio, Roger Federer sconfigge in poco più di un'ora lo spagnolo Feliciano Lopez, già giustiziere di Rafa Nadal nel turno precedente. Lo svizzero impiega poco più di un'ora per sbarazzarsi dell'avversario di giornata, chiudendo la pratica con il punteggio di 6-3 6-4. Il match risponde a un copione atteso ma pur sempre affascinante: pochi gli scambi da fondo campo, molte le sortite a rete, con Federer sempre più propenso ad attaccare e a giocare di volo. Nel primo set la svolta avviene nel sesto gioco, quando Lopez perde il servizio e conseguentemente ogni possibilità di aggiudicarsi il parziale, stante il livello di gioco del suo avversario. Il numero due del seeding non molla nulla nemmeno nel secondo set, quando salva inizialmente tre palle break consecutive, prima di involarsi verso una comoda chiusura per 6-4. Numeri impressionanti per Federer: 26 vincenti contro 12 errori non forzati, 70% di prime in campo con un ricavato pari all'84% con la prima di servizio, solo tre break points concessi nell'unico piccolo passaggio a vuoto del match.

La strada del 34enne da Basilea verso il settimo titolo a Cincinnati si fa ora più impervia. Oggi in semifinale lo scoglio sarà rappresentato dallo scozzese Andy Murray, capace di rimontare lo svantaggio iniziale contro Richard Gasquet, aggiudicandosi la sfida in oltre due ore di gioco. 4-6 6-1 6-4 lo score finale in favore dello scozzese, che dopo una partenza lenta rimette il match sui binari a lui più congeniali contenendo il tennis brillante del transalpino. Nel terzo set l'equilibrio regna sovrano (break e controbreak in apertura) sino al quattro pari: qui Gasquet incappa in un game sciagurato al servizio, andando immediatamente sotto 0-40. Il numero 12 del tabellone dell'Ohio salva la prima palla break ma si arrende nel punto successivo e manda il suo avversario a servire per il match. Murray continua nella sua striscia vincente avviata a Montreal e attende dunque oggi in semifinale Federer, ultimo giocatore a batterlo (semi di Wimbledon) in questa estate 2015.

Nella parte alta del tabellone è l'ucraino Alexander Dolgopolov a regalare al pubblico di Mason la sorpresa di giornata. Il talentuoso "Dolgo" non lascia scampo al più quotato Berdych, aggredito e sballottato dall'inizio alla fine della contesa. Il tennista ceco va subito in difficoltà nel gestire il tennis rapido e brillante del suo avversario, che chiude il primo set con il punteggio di 6-4. La musica non cambia nel secondo parziale, con l'ucraino capace di sciorinare tutti i colpi del suo vasto repertorio. Berdych si arrende dopo un'ora e un quarto, non essendo riuscito a conquistare nemmeno un'occasione per togliere il servizio a Dolgopolov, che chiude con numeri da capogiro nei propri turni di battuta (92% di punti vinti con la prima in tutto il match). 

Ora l'ucraino, proveniente dalle qualificazioni, attende Novak Djokovic in semifinale. Il numero uno al mondo non lascia scampo a Stan Wawrinka nella rivincita della finale del Roland Garros. Un Nole molto più solido di quello in grande affanno visto contro Goffin approfitta di un Wawrinka nervoso e falloso, sfruttando al meglio l'unico break del primo set per poi prendere il controllo dell'incontro fino all'ultimo quindici. 6-4 6-1 il punteggio a favore del serbo, che non concede palle break ed è chirurgico nel gioco da fondo campo. Djokovic prosegue così nella sua corsa verso il primo titolo a Cincinnati, nonostante sia apparso anche ieri lontano dai suoi standard migliori.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]