Si accende Simone Bolelli. A San Pietroburgo, squillo azzurro al cospetto di uno dei primi giocatori del mondo. Dopo lo schiaffo in Davis nel primo singolare, e il ritorno in doppio, Bolelli si riscopre grande in Russia. Un secondo turno di prestigio pone Tomas Berdych sulla strada del bolognese. Bolelli sforna una prestazione perfetta, limita la forza del ceco e in due set, 76 64, annichilisce la testa di serie numero uno del torneo. Il primo parziale corre via in equilibrio - un break per parte, con l'azzurro che sfrutta l'unica opportunità a disposizione - e trova il suo epilogo al tie-break. 7 punti a 5 Bolelli, la prima firma sulla partita. Nel secondo, il livello del tennista italiano sale ulteriormente. Bolelli non trema al servizio, concede la miseria di 5 punti totali - nessuna palla break - e trova il pertugio per scalfire le certezze di Berdych. 64, affermazione che vale.

Joao Sousa piega con un periodico 63 lo spagnolo Granollers, mentre Istomin deve ricorrere al terzo per superare il teutonico Becker, 26 76 64.

Un set di lotta, poi lo scatto di Robredo. Il match tra l'iberico e il cipriota Baghdatis dura il tempo di un parziale. Robredo strappa il primo al prolungamento, poi dilaga nel corso dell'incontro. 76 61.

Bautista Agut si impone 75 al terzo su Gabashvili (63 57 75), mentre Raonic ricorre al servizio per domare la wild card Evgeny Donskoy. 13 aces per il canadese, 87% di punti con la prima, 72% con la seconda.

Quest'oggi quarti di finale. Ad aprire il programma, Thiem e Istomin. Nel secondo incontro, Bolelli chiede strada a Joao Sousa. Primo confronto tra il nativo di Guimaraes e l'azzurro. Pouille sfida Bautista Agut, in chiusura Robredo e Raonic.