Ottava finale su otto Masters 1000 disputati in stagione, ventunesima vittoria consecutiva, striscia di 30 set vinti e 1 perso dalla finale Us Open: saremo ripetitivi, ma questi numeri di Djokovic dimostrano come la stagione in corso del serbo sia qualcosa di veramente molto vicino alla perfezione (se non fosse per quella finale del Roland Garros persa proprio con Wawrinka potremmo tranquillamente togliere il "molto vicino").                Fatto sta che anche un bel Wawrinka, carnefice ieri di Nadal, si è dovuto arrendere al serbo, lasciandogli l'opportunità di vincere domani il sesto Masters 1000 in stagione, cosa mai riuscita a nessun altro giocatore nell'era ATP.

Il primo set è in totale controllo di Nole che riesce subito a togliere il servizio all'avversario nel quarto game, sfruttando soprattutto un inizio a rilento dello svizzero, con addosso ancora le tossine della lotta di ieri contro Nadal. Il serbo, dal canto suo, non gioca in maniera impeccabile, ma non concede nemmeno una palla break all'avversario ma soprattutto nei punti importanti è lui a comandare il gioco e a costringere lo svizzero a correre da una parte all'altra del campo. E dopo circa mezz'ora di gioco il punteggio dice 6-3 Djokovic.

Anche il secondo set pare proseguire sulla falsa riga del primo visto che il serbo mette subito il naso avanti nel primo game, approfittando di due errori di dritto e uno di rovescio dell'elvetico. Ma ecco che, quasi dal niente, Wawrinka trova una mezz'ora di fuoco e, sul 2-1 Djokovic, gioca il miglior game in risposta dell'incontro, riuscendo a trovare vincenti a raffica e facendo calare le certezze di Djokovic tanto che, alla quinta palla break, il numero uno al mondo sbaglia una volè e restituisce il servizio allo svizzero. Come se non bastasse, "Stan the man" tiene a zero il turno di  battuta successivo e, nel sesto game, effettua addirittura il sorpasso, portando via il servizio ad un Djokovic sempre più nervoso e falloso da fondo campo (tanto che rompe addirittura una racchetta e si prende un warning). E con questo break si decide di fatto il secondo parziale, che lo svizzero mette in cascina per 6-3. Per dovere di cronaca, giusto sottolineare come Djokovic interrompa qui la striscia di 29 set vinti consecutivamente dall'1-1 della finale di Flashing Meadows contro un altro svizzero, Roger Federer.

Ma non si è numero uno al mondo per caso, e infatti, nel terzo e decisivo parziale, Djokovic riaccende il pilota automatico. Complice anche un Wawrinka estremamente falloso e in riserva, il serbo riesce subito a strappare la battuta allo svizzero nel secondo game alla terza palla break disponibile e, di fatto, la partita si conclude qui, con Wawrinka che cede anche i due servizi successivi (e con essi anche la partita) per 6-0.