Inizia il countdown per le ATP Finals, l'ultimo appuntamento stagionale del circuito maschile che dal 2009 si disputa nella O2 Arena di Londra. Vavel vi accompagnerà verso l'inizio del torneo, previsto per il weekend, presentandovi gli otto finalisti che quest'anno si contenderanno il titolo di “maestro” di questo 2015.

Partiamo dall'ultimo posto disponibile, l'ottava casella della classifica mondiale, occupata quest'anno da Kei Nishikori. Il giapponese, primo giocatore della sua Nazione ad entrare tra i primi dieci del ranking ATP e addirittura il primo a vincere un titolo dal 1972, timbrerà quest'anno la sua seconda partecipazione al Masters di Londra, dopo la splendida semifinale raggiunta lo scorso anno, dove fu battuto dal vincitore di quel torneo, Novak Djokovic.      

Se lo scorso anno il nipponico arrivava a questo appuntamento con il vento in poppa visto il grande finale di stagione (ricordiamo i successi di Kuala Lumpur e Tokyo, ma soprattutto la finale agli Us Open persa in tre set con Cilic), quest'anno le premesse sono ben diverse, in primo luogo perchè è riuscito a ripetere solamente in parte il suo grande 2014 e secondo perchè le sue condizioni fisiche viste a Parigi la scorsa settimana non sono sembrate ottimali (ritirato agli ottavi contro Gasquet sul punteggio di 4-1 per il francese nel terzo set).

In questa stagione, Nishikori è riuscito a sollevare tre trofei, due della categoria 500 e un 250, portando a 10 il bottino della sua carriera. Il primo, a febbraio sul cemento indoor di Memphis contro il sudafricano Anderson, è stato l'acuto di una buona prima parte di stagione per il giocatore giapponese, condita con i quarti di finale agli Australian Open e agli Indian Wells e la finale di Acapulco, persa contro lo spagnolo Ferrer.

Sulla terra rossa europea, dove lo scorso anno rivelò all'intero circuito il suo talento con la vittoria di Barcellona e il successo sfiorato a Madrid contro Nadal avanti di un set e di un break prima che uno dei suoi tanti guai fisici alla schiena lo mettessero ko, Kei quest'anno è riuscito a bissare il successo in Catalogna contro Andujar in finale ma non è riuscito a ripetersi a Madrid, stoppato in semifinale dal britannico Murray. Partecipa anche agli Internazionali D'Italia, dopo il forfait dello scorso anno, fermandosi in semifinale per mano di Djokovic, riuscendo comunque a portare via un set al serbo, impresa tutt'altro che semplice in questo 2015. La campagna sulla terra si conclude con il Roland Garros dove, dopo aver battuto nell'ordine Mathieu Bellucci Becker e Gabashvili, si è arreso anche qui a livello dei quarti di finale per mano del francese Tsonga, dopo una battaglia conclusasi solo al quinto e decisivo set.

Da qui in poi iniziano una serie di alti e bassi per il giapponese, con i soliti problemi fisici che iniziano ad incombere e ne limitano rendimento e partecipazione ai tornei. La stagione sull'erba, di fatto, è tutta preclusa da un problema al polpaccio che lo costringe al ritiro in semifinale ad Halle contro il nostro Seppi. Prova a recuperare per Wimbledon ma, dopo un durissimo primo turno contro Bolelli vinto solo al quinto set, il polpaccio va di nuovo ko ed è costretto a disertare la partita contro Giraldo nel turno successivo.     Il ritorno in campo di Nishikori avviene nel mese successivo a Washinghton, dove dimostra finalmente una condizione ritrovata e porta a casa il prestigioso ATP 500 americano, battendo in finale il giocatore di casa John Isner in tre set. Sulla scia di questo successo partecipa alla Rogers Coupe di Montreal dove riesce ad arrivare fino alle semifinali,battendo anche Nadal ai quarti, ma arrendendosi al turno successivo a Murray che poi alzerà il trofeo. Ma l'ottimo momento si interrompe qui perchè un nuovo infortunio, stavolta all'anca, lo costringono a saltare Cincinnati e ne condizionano il rendimento anche agli Us Open, dove esce subito di scena al primo turno per mano di Paire, non riuscendo a ripetere dunque la strepitosa finale dello scorso anno.

Lo stesso Paire non gli permette di difendere il titolo nella sua Tokyo, estromettendolo in semifinale in tre set col punteggio di 1-6 6-4 6-2. Questo è solo uno dei risultati negativi raggiunti dal giapponese in questa ultima parte della stagione, visto che si arrende agli ottavi di finale anche a Shanghai e a Parigi, per mano di Anderson e Gasquet. La speranza di tutti è che il giapponese riesca a recuperare in vista delle Finals dove, come già detto, lo scorso anno ben figurò, arrivando secondo nel “Round Robin” battendo Murray e Ferrer e arrendendosi solo al terzo set in semifinale contro Djokovic.

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