Il viaggio di Vavel Italia verso le Atp Finals in programma alla O2 Arena di Londra da domenica 15 novembre prosegue con la presentazione di Stanislas Wawrinka, numero quattro della classifica Atp e unico giocatore in grado di sconfiggere Novak Djokovic in una prova dello Slam, aggiudicandosi la finale del Roland Garros in quella che è da molti considerata la vera sorpresa della stagione 2015. Il trentenne Stan, per anni vissuto all'ombra del suo più noto connazionale Roger Federer, ha trovato nell'ultimo biennio una continuità di gioco e di risultati che lo ha condotto a vincere ben due Major, gli Australian Open 2014 e appunto lo Slam sulla terra rossa di Parigi. Con Rafa Nadal incappato in una stagione deludente, Wawrinka è stato costantemente tra i primi quattro giocatori della classifica mondiale, unendosi proprio a quei Fab Four che non era mai riuscito a raggiungere nelle annate precedenti.

Il 2015 dell'elvetico numero due è stato un successo, se si considerano che sono quattro i tornei vinti nell'anno solare (Chennai, Rotterdam, Parigi, Tokyo, record in carriera) su quattro finali disputate. L'allievo di Magnus Norman ha cominciato alzando il suo primo trofeo in India, a Chennai, aggiudicandosi un Atp 250 che sta aumentando il suo prestigio negli ultimi anni, per poi volare dritto verso Melbourne dove difendeva il titolo vinto nel 2014. Qui ha raggiunto la semifinale, dove ha ceduto a Nole Djokovic solo dopo un'epica battaglia durata ben cinque set, dimostrando al mondo intero che il successo dell'anno precedente non era stato un lampo isolato. Ha proseguito nel suo ottimo inizio di stagione vincendo sull'indoor di Rotterdam, battendo in finale Tomas Berdych. Fuori prematuramente a Marsiglia (k.o. con Stakhovsky), Wawrinka è incappato nella prima vera delusione della sua annata, perdendo al secondo turno di Indian Wells contro l'olandese Robin Haase. Non è andata meglio a Miami, dove è stato sconfitto da Adrian Mannarino nei sedicesimi di finale, completando così in maniera disastrosa la prima parentesi sul cemento americano.

Grigor Dimitrov gli ha poi sbarrato per ben due volte consecutive la strada nei Masters 1000 su terra battuta a Montecarlo e Madrid, prima di cominciare a carburare al Foro Italico di Roma, dove ha fatto fuori in quarti Rafa Nadal per poi essere eliminato in semifinale solo dal connazionale e amico Roger Federer, sul quale si è però preso una pronta rivincita nei quarti del Roland Garros (tre set a zero dopo una breve apparizione a Ginevra, k.o. con Delbonis). Proprio sul Philippe Chatrier di Parigi Stan si è esaltato come mai in carriera, prima spegnendo le speranze dei transalpini e di Tsonga in semifinale, poi recuperando un set di svantaggio nell'atto conclusivo contro Djokovic, disputando una gara irreale, senza dubbio la partita migliore della sua carriera, e impedendo al fuoriclasse serbo di centrare il Grand Slam. Ripresosi dalla sbornia di Parigi e da una precoce eliminazione sull'erba del Queens' (per mano di Kevin Anderson), lo svizzero si è presentato a Wimbledon favorito da un tabellone non impossibile. Qui ha però manifestato ancora una volta qualche difficoltà di troppo nel gestire le particolarità dei prati verdi, perdendo l'occasione di finire nuovamente tra i migliori quattro di uno Slam in un match tiratissimo contro Richard Gasquet (impostosi 11-9 al quinto).

L'appuntamento con l'estate nordamericana gli ha riservato qualche fastidio, come la sconfitta con annesse polemiche extracampo con il bad boy australiano Nick Kyrgios a Montreal, e una dura lezione subita da Djokovic in quarti a Cincinnati. Sulla lunga distanza dei tre set su cinque ha però ritrovato smalto, giungendo sino alla semifinale degli Us Open, regolato da un Roger Federer in stato di grazia (poi sconfitto in finale da Nole). Si è quindi concesso alla Coppa Davis nello spareggio contro l'Olanda prima di ritirarsi a Metz e volare in Giappone a trionfare nell'Atp 500 di Tokyo (vittoria in finale contro Benoit Paire). A Shanghai ha invece mostrato segni di cedimento, battuto nettamente da Rafa Nadal, confermati anche a Basilea, dove è stato estromesso al primo turno dal bombardiere croato Ivo Karlovic. Il suo ultimo torneo lo ha visto prendersi la rivincita a Bercy contro Nadal in un quarto di finale notturno, arrendendosi poi al solito, implacabile, Djokovic nella semi successiva.

Con questo score stagionale Wawrinka si accinge a disputare il Masters londinese di fine anno, in cui vanta già due semifinali. Proprio nel 2014 fu protagonista di un match controverso contro Roger Federer, praticamente vinto e poi perso con annesse polemiche circa qualche scambio di battute non esattamente oxfordiane con la moglie dell'amico-rivale, poi rientrate per far fronte comune nella conquista della Coppa Davis in terra francese. Ormai giocatore completo, titolare di un rovescio tanto efficace quanto spettacolare e di un servizio in continua crescita, Stan ha dimostrato di non partire battuto praticamente con nessuno, avendo già sconfitto Djokovic in una giornata di grazia. Se la condizione atletica lo sorreggerà, lo svizzero potrà ambire anche a un posto in finale, sperando in un sorteggio non impossibile ed evitando di incorrere in momenti di nervosismo che spesso gli costano partite per lui abbordabili. Resta la sensazione che dal 2015 Wawrinka non possa chiedere di più, anche se scarico da particolari pressioni potrebbe azzeccare la settimana giusta per andare il più avanti possibile anche nel gran galà londinese.