La serata inglese non regala ribaltoni e clamorose sorprese. Novak Djokovic non strappa l'attenzione, si barcamena, quasi annoiato, al traguardo, ma tanto basta per regolare Tomas Berdych e conseguire l'accesso alla semifinale in programma domani. Una vittoria in due set, 63 75, che consente al serbo di accodarsi a Roger Federer al termine della terza giornata. 

Oggi, va in archivio anche il Gruppo Ilie Nastase, tra verdetti attesi e dichiarati. Rafa Nadal - forte dei due consecutivi successi - ha in mano la prima posizione ed è proiettato a quel che sarà nel sabato londinese al cospetto di re Nole, David Ferrer è già con la mente altrove - eliminato - ma ha in canna un ultimo colpo per lasciare un segno tangibile sulla sua presenza alle Finals. Quel che interessa è il match in programma alle 21 ora italiana, perché Murray e Wawrinka entrano in campo in una situazione di perfetto equilibrio. Chi vince si regala Federer, chi perde va a casa.

Andiamo con ordine. Nel pomeriggio, alle 15, spazio al derby spagnolo, Rafa Nadal incrocia il connazionale David Ferrer per la trentesima volta. 23-6 per il maiorchino al momento. Sul piatto, una supremazia parziale, nulla di più. Ferrer non vuol chiudere a 0, Nadal da tempo sottolinea l'importanza del successo, medicina primaria per risalire la china. Data la tempra dei due, probabile sia comunque partita vera. In stagione, un solo confronto, a Montecarlo, affermazione in tre set di Nadal. Nel 2014, uno squillo per parte, Rafa in quattro al Roland Garros, Ferrer a Montecarlo. L'ultima sfida non sulla terra riporta proprio qui a Londra, anno 2013. Nel round robin, 63 62 Nadal. Per Ferrer, sempre nello stesso anno, sorriso a Parigi, 63 75.  

Rivalità numericamente meno importante quella tra Wawrinka e Murray, siamo infatti alla tredicesima partita tra i due, con vantaggio britannico, 8-4. Striscia aperta, però, per Wawrinka, che conta due vittorie larghe nei due precedenti più recenti. Nel 2013, all'Us Open, Stan in tre, a Montecarlo, 61 62. Per trovare un acuto di Murray, occorre risalire al torneo di Tokyo del 2012, 62 36 62 in un incontro a livello di quarti di finale. Partita che al via non ha un logico favorito. Murray viene da una caduta fragorosa con Nadal, dopo l'esordio positivo con Ferrer. Percorso inverso per Stan, impalpabile con Rafa e connesso con David. Approccio e attenzione, Wawrinka insegue una continuità latente, Murray combatte con il fantasma della Davis, in programma sul finire di novembre e con voci che pongono quesiti duri sulla reale intenzione di giocare al massimo qui a Londra. "Un atleta non va mai in campo per perdere", dice Murray. Parole che risuonano anche nella mente di Stan, eppure non sempre i due si presentano con l'abito giusto. Questa sera c'è spazio per uno soltanto, Wawrinka o Murray?