Rafa Nadal chiude quello che è stato, a detta di tutti, l'anno peggiore della sua carriera. Nessun titolo del Grand Slam portato a casa, diverse difficoltà vissute soprattutto sul piano fisico, e distacco dalle primissime posizioni del ranking mondiale che non era così ampio da anni, in termini di punti ma anche di posizioni. Una situazione che va però in leggero miglioramento, come ha confermato ai colleghi della Gazzetta dello Sport Toni Nadal, zio e mentore del tennista di Manacor: "Ancora non siamo arrivati al traguardo. C’è molto da fare, da lavorare. Il Nadal visto al Masters forse è stato il migliore di quest’anno. Contro Ferrer è stata una partita molto dura, ci è servito a capire quanto poteva resistere nella lotta. Si è confrontato con i migliori al mondo, Djokovic contro di lui è stato perfetto, ma Rafa ha combattuto".

Come detto, il 2015 di Nadal è stato da pollice verso. Tanti problemi, pochi titoli e una confidenza che è venuta meno nel periodo più intenso della stagione. Lo zio Toni lo commenta così: "Non è stato certamente l’anno che ci aspettavamo. E’ stata una stagione di transizione, piena di alti e bassi, è vero che non abbiamo guadagnato titoli importanti ma alla fine siamo stati bravi a risollevarci. Qualificarsi al Masters come numero cinque e raggiungere la semifinale è stato un buon modo di congedarsi dal 2015. Quello relativo alla fiducia di sicuro è stato il problema più difficile da affrontare. Quando ti manca la sicurezza in campo è molto complicato fare buoni risultati. Ma i giocatori sono esseri umani, anche un atleta può avere di questi problemi".

L'atletismo è sempre stato il punto di forza di Nadal, ed è stato anche ciò che è mancato quest'anno. Toni ha comunque sottolineato che il nipote sta salendo di colpi e potrebbe regalare grandi gioie ai suoi fans nel 2016: "Lui è sempre stato molto dotato atleticamente e ha sempre avuto una grande propensione per il lavoro. Non è stato abbastanza bravo a gestire le emozioni e questo ha influenzato il suo gioco, ma già da prima del Masters il suo tennis era in netto miglioramento e non possiamo che migliorare ancora. Vincere ancora uno Slam? Perché no? A Londra se l’è giocata con i migliori al mondo. Se puoi battere Murray, Ferrer, Wawrinka, allora puoi anche vincere uno Slam. L’obiettivo è cominciare bene l’anno, con fiducia ed entusiasmo. E poi vincere sempre qualcosa più di quello che si sta chiudendo. Quando si comincia a ingranare, tutto viene più facile: una vittoria chiama un’altra vittoria".

E dopo le fatiche londinesi, con la semifinale raggiunta alle ATP Finals, il programma di Rafa Nadal per approcciare nel migliore dei modi il 2016 è il seguente "Un breve periodo di riposo poi si ricomincia con gli allenamenti - svela lo zio Toni - . Bisogna essere sempre abituati al lavoro ed essere mentalmente preparati alla fatica. A gennaio si riparte con il torneo di Doha".