Si chiude nel segno del rispetto e della reciproca ammirazione la storia tennistica di Roger Federer e Stefan Edberg, due anni di successi e emozioni, prima del traguardo, in essere da tempo, per volontà del maestro svedese. Un gioco "antico", agli antipodi della racchetta moderna, un Federer rispolverato, all'attacco, estremo. Un piacere per chi guarda, per chi osserva il tennis. Cambiare, per restare al passo con l'incedere delle lancette. Una sfida all'eternità. 34 anni, un sogno nel cassetto, l'ultimo Slam, sogno strappato da Djokovic a più riprese, ma non ancora tramontato. 

Ora Federer cammina senza Edberg, ma nobilita l'operato del suo mentore, virtualmente ne abbraccia insegnamenti di campo e di interpretazione, sopisce qualsivoglia idea di rottura e sceglie un ultimo amico per completare una carriera senza eguali. Difficile quando si è Federer accompagnarsi a un allenatore, nel senso tecnico del termine. Cosa può imparare oggi Federer? Serve piuttosto qualcosa di più completo, una persona in grado di offrire un contributo che trascenda la mera questione del gioco. 

La scelta Ljubicic non è casuale, perchè il croato, pur non dotato del talento di Roger, è giocatore estremamente intelligente, un uomo che parla, nel tennis, la stessa lingua di Federer. Dopo l'operazione Raonic, Ljubicic è alla corte dello svizzero. 

"Penso che da 15 anni Roger abbia insegnato molto a tutti. Il fatto che sia amato dai tifosi e da tanti colleghi dimostra ai giovani come comportarsi negli spogliatoi, in campo, in sala stampa. Un leader". 

Nella definizione del gioco di Ljubo, del rapporto tra tennista e tecnico, c'è un colpo di Federer "Io penso che si fa diventare il tennis una cosa troppo complicata e si fa un po' di confusione. Invece è semplicissimo: bisogna scegliere un allenatore, affidarsi a lui e continuare insieme". Semplicità.

Il futuro è definito, due obiettivi all'orizzonte. Federer insegue il titolo Slam n.18, per chiudere con l'esperienza olimpica. "Quando decidi di seguire un giocatore che ha fatto la storia da tecnico, non ti puoi precludere nessun traguardo: l'obiettivo sono gli Slam e perchè no anche l'Olimpiade". 

"Federer ha capacità, creatività, talento. Ha giocato una stagione straordinaria e seguirlo da vicino sarà un orgoglio impareggiabile", la chiosa è un omaggio a Roger, campione che unisce aldilà della fede. 

(Fonte dichiarazioni Gds)