Premessa: quando in campo si sfidano Fognini e Delbonis la maratona è assicurata, ma stavolta, dopo i dolci ricordi per il ligure di Amburgo 2013 e di Rio lo scorso anno, è l'argentino ad esultare.

Tuttavia, come in gran parte dei match giocati dall'azzurro da un paio di anni a questa parte, i rimpianti sono tanti. Dopo un primo set iniziato in quarta da Fabio con il break iniziale e il 3-1 a suo favore, primo blackout di giornata con Delbonis che conquista 4 giochi consecutivi portandosi sul 5-3. Come sempre, con l'acqua alla gola Fognini si risveglia, riesce a strappare il servizio all'avversario proprio nel game decisivo ed a trascinarlo al tiebreak dove sostanzialmente domina vincendolo per 7 punti a 4.

Ed il secondo set inizia ancora meglio per Fognini: break nel primo gioco, e addirittura possibilità di un doppio allungo nel terzo, ma spreca una palla break dolorosa soprattutto da un punto di vista mentale. Ma a parte questo, l'azzurro pare saldamente in controllo del match, comandando da fondo e trovando ottime soluzioni con il dritto, mentre Delbonis appare stanco e inerme di fronte al tennis di oggi di Fabio. Ma sul 4-3 a suo favore, altro blackout, stavolta dolorosissimo: spreca tre palle del 5-3 e, con un errore dietro l'altro, si ritrova sotto 4-5 e un nuovo break, stavolta a 30, gli costano il set e di fatto la partita.

Si perché nel terzo e decisivo parziale Delbonis appare nettamente revitalizzato mentre Fognini meno convinto dei suoi mezzi. Non sfrutta tre palle break importanti, l'ultima delle quali salvata dall'argentino con un clamoroso lob difensivo sulla riga e, come nel secondo set, sotto 4-5, si disunisce, subendo il break proprio nel momento decisivo con l'ennesimo errore dell'ultima ora di gioco che consegnano partita e rivincita a Delbonis con il punteggio di 6-7 6-4 6-4.