Ci si aspettava grande incertezza nella sfida tra Andy Murray e Tomas Berdych, primo quarto di finale del Mutua Madrid Open. E invece, in un campo centrale con il tetto chiuso per la pioggia che si è abbattuta sulla capitale spagnola, il tennista scozzese sfodera una prestazione di grande solidità e con pochissime sbavature, ottenendo così con grande autorità un posto in semifinale, dove attenderà il vincente della sfida tra Rafael Nadal e Joao Sousa.

Che sarà un bel pomeriggio per Murray lo si capisce già dai primi scambi: lo scozzese appare subito molto solido al servizio e cerca di dare fastidio a Berdych fin dai primi punti giocati in risposta. E proprio sul servizio del ceco che arriva il primo strappo del match, con lo scozzese che strappa la battuta e poco dopo si porta subito sul 3-0, dichiarando in maniera evidente i propri intenti. Il ceco fa fatica ad entrare in partita, anche perchè il suo avversario concede poco o nulla, soprattutto al servizio, e cerca a sua volta di rendersi incisivo quando si trova a rispondere. In effetti Murray avrebbe la possibilità di aumentare ulteriormente il divario, ma Berdych tira fuori l'orgoglio e difende il servizio nell'ottavo gioco, annullando un paio di palle-break e aggiudicandosi un game difficilissimo. Ma nulla si può fare poco dopo, nel nono game, in cui lo scozzese chiude il set con il punteggio di 6-3.

Berdych prova a ricostruire la sua partita in avvio di secondo set, in cui ritrova percentuali di un certo rilievo al servizio e nel suo colpo principale, il dritto. Ma dall'altra parte, il ceco trovava ancora un Murray strepitoso, concentrato e concreto, che non concedeva neanche le briciole al suo avversario. E dopo aver lasciato sfogare il ceco nei primi games del set, lo scozzese accelerava nuovamente per chiudere la partita: break nel quinto e poi anche nel settimo game per il numero 2 del mondo e del tabellone di Madrid, il quale rimane glaciale nel tentativo di chiudere la partita nel minor tempo possibile, mostrando una forza fisica e soprattutto mentale davvero invidiabile. A questo punto, Berdych può fare ben poco contro un avversario che, in tutto il secondo set, ha concesso appena un punto al servizio, nell'ottavo e ultimo game. Già, l'ultimo game, visto che Murray chiuderà con il punteggio di 6-2 il secondo set, vincendo una partita sulla carta complicata in poco più di un'ora di gioco.

Nadal è avvisato, Andy Murray c'è e vuole difendere il titolo vinto a Madrid dodici mesi fa.