Francesca Schiavone saluta anzitempo il torneo del Foro Italico con una brutta sconfitta. E' un peccato scrivere queste parole, soprattutto su una tennista che anche nelle giornate buie non ha mai mollato un punto in carriera. Purtroppo, stasera, dopo un primo set equilibrato la Leonessa si è spenta game dopo game. Ci si aspettava una zampata, un ruggito e invece la prima cosa da fare sarà leccarsi le ferite e continuare ad andare avanti.

La Bertens è una tennista olandese, classe 1991, con tante lacune: lenta negli spostamenti, molto propensa all'errore gratuito, poco dotata tecnicamente. L'avversario ideale per il gioco dell'esperta tennista milanese brava nei cambi ritmi improvvisi e nella palla corta. 

L'inizio è travolgente. Francesca schizza via 2-0 e sembra confermare i pronostici, aiutata anche dalla tennista "orange" in versione "Babbo Natale" per i tanti regali concessi. E invece, quando meno te l'aspetti, l'olandese prende le misure al gioco dell'italiana e scappa via concretizzando 4 game di fila con alcuni punti pregevoli. Ma la Leonessa ci ha sempre abituato a partenze lente e a carburare man mano che il gioco si fa duro ed ecco che, dopo una breve pausa dovuta ad un guasto all'illuminazione del Campo Centrale, riesce a raccogliere le energie mentali per trovare una nuove variazioni volte ad inceppare il gioco dell'olandese. Raffaello sembra essersi incarnato in lei ed usa la racchetta della Leonessa per dipingere trame d'autore: rimonta effettuata in un amen, parità, tutto come prima (4-4). I più maliziosi avranno pensato ora la Schiavone chiuderà agevolmente il primo set. Ed invece avviene la pronta risposta "tulipana" che non si scompone al fuoco vivo ritrovato dalla Schiavone e brekka per la terza volta nel set la tennista lombarda.

Siamo arrivati al momento topico: la Bertens serve per aggiudicarsi la prima frazione. La tensione però, le fa un brutto scherzo e l'italiana riesce a rimontare e ad impattare sul 5-5. La giovane olandese sembra essere andata in cortocircuito: ha difficoltà nel lancio palla mentre serve, commette doppi falli e con degli errori gratuiti permette alla Schiavone di poter disporre di un set-point.. La Leonessa non ne approfitta e sarà la lotteria del tie-break a decidere il primo set di questo impronosticabile incontro. Tale match, tale tie-break. Alti e bassi vi sono, infatti, anche in questo scorcio di match: Francesca scappa 4-1 con un mini-break a favore, la Bertens non si perde d'animo e grazie ad alcuni errori della Leonessa, la raggiunge e la sorpassa vincendo il tie-break (e quindi set) per 7-5.

Non fatevi ingannare: il 6-1 del secondo set è del tutto falso: la mediocrità in cui sprofonda la partita fa si che il match sia più equilibrato di quel che dice il risultato. Tutti e sette i giochi, infatti, sono combattuti. La frenesia della vittoria a volte prende di sprovvista l'olandese che sbaglia l'impossibile; altrettanto fa Francesca che, un po' scoraggiata, un po' dolorante al polso destro (durante il secondo set ha chiesto l'intervento del fisioterapista) non concretizza le tante palle game/break avute e cede alla distanza.


La Bertens affronterà la vincente di Pennetta - Stephens, per la Schiavone che sia questo il suo ultimo torneo di Roma dopo 15 partecipazioni?
Se non fosse così, l'aspettiamo ancora ad alto livello perché in più di un frangente ha fatto sognare i tifosi assiepati sul Centrale con alcune combinazioni magiche. Tuttavia, gli anni passano e più che per la carta d'identità il vero problema è a livello di motivazioni. Francesca e le motivazioni vanno a braccetto, se è motivata nulla le è inferiore, se invece non è motivata, arrivano inattese sconfitte.