Meno di un'ora per liquidare l'olandese Arantxa Rus e una qualficazione al secondo turno arpionata con tranquillità, in attesa di conoscere l'avversaria della prossoma partita, che emergerà dall'incotrno fra Ayumi Morita (Jpn) e la kazaka Putintseva.

Sara avanti tutta - Finisce 6-1, 6-2 in 54 minuti e questo la dice tutta sull'andamento del match, andato in archivio in due set dalla durata equivalente. Risultato mai in discussione, con la nostra tennista che avrebbe potuto chiudere già prima la pratica ma che non hai mai avuto alcun grattacapo dalla giovane orange. Un Rus decisamente fallosa, che ha messo a referto ben 7 doppi falli e ben 26 errori gratuiti, mentre la fedina di Sara è rimasta immacolata. La Errani ha di contro fatto funzionare perfettamente la prima di servizio (85% in campo, 62% di punti vinti), sebbene l'olandese disponesse di una battuta più potente. Per quanto riguarda il numero dei punti messi a referto, qui il tabellino recita 52- 26 per Sara.

Ana, che sofferenza - Passa anche la Ivanovic, che nel primo turno piega non senza patemi la croata Martic. Una partita a corrente alterna, come a corrente alterna funzionano le due tenniste. Parte forte Ana, che approfittando del black-out della croata vola sul 6-1, mentre nella seconda frazione è proprio la Ivanovic a rimanere negli spogliatoi. Il terzo set è l'essenza stessa del tennis femminile, uno sport in cui - per dirla alla Trapattoni - non si può dire gatto finchè non lo si ha nel sacco. Bastano infatti un paio di match point falliti dalla ivanovic sul 5-0 per instillare nella testa della serba il tarlo del dubbio e per rivitalizzare la Martic che, come fatto nel primo set, si dimetica di giocare. Peccato, perchè la bionda croata ha dei buoni colpi ma paga eccessivamente i suoi momenti di black-out: il suo risveglio infatti è tardivo, perchè nel non game la Ivanovic trova finalmente il match point che la qualifica al secondo turno.

Serena tritatutto - Prima di oggi aveva vinto 67 della ultime 70 partite giocate a partire da quel famigerato Roland Garros 2012 concluso al primo turno per mano di Virginie Razzano. Con un tabellino di marcia così, era francamente difficile (per usare un eufemismo) pensare che potesse essere la malcapitata Anna Tatishvili, georgiana numero 80 del mondo, a mettere le racchette fra le ruote a Serena Williams. E così è stato: poco più di un allenamento per l'americana, che in 51 minuti strapazza la biondina dell'est Europa e si qualifica al secondo turno. Non c'è proprio partita fra le due giocatrici in campo e il 6-0 del primo set, chiuso in appena 20 minuti, fa capire fin da subito che per la Tatishvili il soggiorno Parigino (perlomeno per il torneo singolare) è finito subito. Nella seconda frazione la georgiana prova impegnare un po' di più Serenona, strappandole anche un game mantenendo il servizio sul 3-0. Ma è stato solo il punto della bandiera, perchè la Williams poi abbassa le serrande e in men che non si dica si porta a casa game, set e match. 
Le statistiche del match rendono ancora più evidente il dominio di Serena Williams: 8 aces a referto nel tabellino dell'americana, che si permette anche il lusso di commettere un doppio fallo. Più fallosa è la Tatishvili, ben 3 i doppi falli in servizio. La prima di servizio si rivela l'arma letale della Williams: non solo gli otto aces di cui sopra, ma anche il 73% di prime in campo e l'88% di punti ottenuti. Bene anche la seconda di servizio, con ben 7 punti (il 79% delel seconde giocate) ottenuti in questo modo. La prossima avversaria sarà Caroline Garcia: la francese, nel 2011, fu autrice di una grande partita proprio qui a Parigi, vincendo un set contro Maria Sharapova e addirittura arrivando a condurre 4-1 nella seconda frazione, prima che la russa ritornasse prepotentemente su di lei portandosi a casa la partita al terzo. Chissà che a lei non riesca l'impresa perlomeno di mettere in difficoltà la Williams e regalare un po' di tennis agli spettatori che affollano il centrale di Parigi.