Se il cannibale del ciclismo era un tale Eddy Merckx, lo stesso si può dire per Serena Williams, che inizia questo 2014 senza perdere la consueta, dolcissima abitudine della vittoria. A Brisbane, dopo aver mandato a casa Masha Sharapova, regola in due set anche Vika Azarenka, sua vera rivale nella stagione passata. A Brisbane, l'atto finale è di quelli di lusso, la numero uno contro l numero 2. Neanche il tempo di digerire pandori e panettoni, e subito l'inizio è con il botto. 

Parafrasando Gary Lineker, il tennis è un bellissimo sport, e alla fine vince sempre Serena Williams. 58° titolo WTA in carriera, ed un monito che vale più della vittoria stessa: anche quest'anno, la donna da battere è lei. La consueta e coraggiosa resistenza di Vika dura un'ora e 38 minuti, prima di piegarsi per la 14esima volta su 17 incroci sotto i colpi di Serenona. La prova della bielorussa, infatti, è più che onorevole: il primo set le sfugge per 6-4 sull'unica palla break concessa, mentre nel secondo parziale, non le è sufficiente il mini pariale di 4 giochi a zero. Sul 4-2, subisce il ritorno della numero 1, che strappa prontamente il servizio e si riporta in parità, prima dell'allungo finale che vale il 7-5 conclusivo.

Subito grande tennis a gennaio, ed un antipasto di Australian Open che fa salire l'acquolina in bocca. A maggior ragione dando uno sguardo alla finale maschile, che vedrà affrontarsi Roger Federer ed il redivivo Lleyton Hewitt, capace di eliminare in semifinale Kei Nishikori. Una finale dal fascino cristallino, che vede di fronte due campioni inossidabili, quasi insensibili al trascorrere delle stagioni. Roger, dopo un 2013 da cancellare, si presenta ai nastri di partenza dell'anno nuovo con carico di fiducia in più . 

Dopo aver regolato semza fatica Nieminen e Matosevic, Federer fatica maggiormente a superare Jeremy Chardy; di fatti, il francese è bravissimo a prlungare la contesa fino al terzo set, prima di capitolare definitivamente. Lo svizzero approda in finale rispettando il ruolo di prima testa di serie numero uno, rischiando un po' più del previsto e concedendo una sanguinosa palla break nel primo game del terzo set, che avrebbe potuto cambiare la storia del match e del torneo. 

Raggiunge l'elvetico in finale il guerriero Lleyton Hewitt, che annusa l'aria di casa e si trasforma; a lasciare il passo è il giapponese Kei Nishikori, seconda testa di serie. Il nipponico si arrende in tre set, dopo due ore e mezza di pura battaglia. Rusty non raggiungeva una finale in patria dall'Australian Open del 2005, ora potrà giocarsi il titolo a Brisbane contro Federer, in una finale dal sapore d'altri tempi.

BRISBANE INTERNATIONAL 

WTA 

S. Williams (1) - V. Azarenka (2)  6-4 7-5

ATP

R. Federer (1) - J. Chardy (8) 6-3 6-7(3) 6-3

L. Hewitt - K. Nishikori (2) 6-4 5-7 6-2