Sara Errani conquista il Foro, stavolta a pieno diritto. Se nella passata edizione era stato il forfait di Maria Sharapova a consentire all'azzurra di giungere in semifinale, oggi è una splendida affermazione contro la n.2 del mondo, la cinese Na Li, a portare Sara tra le fantastiche quattro. Giusto dirlo, alla vigilia era molto lo scetticismo intorno alle possibilità della ragazza italiana. In stagione Na Li aveva perso solo 4 volte, conquistando il primo Slam dell'anno e dando l'impressione di essere a tutti gli effetti una delle più forti giocatrici del circuito. Ad acuire il pessimismo la grande prestazione della cinese contro Samantha Stosur. In carriera Sara Errani non era mai riuscita a prevalere su Na Li, perdendo tutti e sei precedenti incontri. La maledizione si spezza nel pomeriggio romano, dove a emergere è tutto il carattere della Errani, in evidente progresso tennistico. Dopo un inizio di stagione altalenante, con l'avvicinarsi dell'appuntamento parigino Sara ritrova il suo miglior gioco e impone scelte difficili a Li che in confusione commette ripetuti gratuiti. 

Rispetto alla partita con Cetkovska Sara soffre meno al servizio, grazie a una buona percentuale di prime, intorno all'80%, e propone palle lavorate che frenano l'impeto della sua avversaria. Nel primo set, a decidere è il settimo gioco. Dopo le scaramucce iniziali con un break per parte, Sara rompe il parziale grazie a un gioco in risposta perfetto, chiuso da un passante di rovescio che non lascia scampo a Li. Nel turno successivo l'azzurra non trema e conquista a 15 il game, chiudendo di fatto il set con ulteriore break. 

La risposta della testa di serie n.2 arriva veemente nel secondo. Na Li guadagna immediatamente un break di vantaggio e dopo qualche game iniziale di assestamento comincia a trovare il suo miglior tennis. Calano i gratuiti e fioccano i vincenti, ben 20 nel parziale. Errani fatica a tenere il ritmo e cede per 6 giochi a 4. 

A decidere è quindi il terzo. Sara sale subito 2-0 infiammando il pubblico, ma Na Li risponde riconquistando con fatica la parità. Sarà l'ultimo sprazzo della cinese, perché da lì Errani non volge più lo sguardo, dimentica le titubanze e i dubbi, scaglia con forza e convinzione ogni palla in campo nemico e colora d'azzurro uno stadio che a ogni punto si esalta, cullando sogni di gloria. Il tabellone recita 6-2 e d'un tratto il sogno assume i contorni della realtà. Aspettando Jankovic o Radwanska, da sfavoriti, ma non troppo.