Caroline Wozniacki si è seduta sul trono tempo addietro, ma anche dall'alto del primo posto mondiale mai nessuno si è spinto a considerarla una reale regina. Una tennista costante, una formichina, brava fino a un certo punto. Dopo gli anni d'oro, l'oblio. Qualche tormentata relazione personale e la discesa negli inferi della racchetta. Quest'anno la rinascita, il ritorno a un livello più consono all'indiscutibile talento, fino alle WTA finals di Singapore. Nel match d'esordio la danese compie l'impresa della stagione, logorando fisicamente Maria Sharapova, fino a prevalere, dopo oltre tre ore, per 6-2 al terzo. Partita di nervi, di forza, di energia, in cui Wozniacki scappa sempre, usufruendo degli errori insiti nel gioco a tutto braccio di Maria. La russa picchia e va in altalena, come spesso nel recente periodo. Rimonta nel primo set e si ritrova a servire per il parziale sul 5-4, prima di cedere al tie-break. Nel secondo è addirittura indietro due volte di un break, ma questa volta riesce a invertire la rotta. Decide quindi il terzo. Caroline va 2-0 con break, ma è rimontata, ancora. Sembra la svolta, e invece è la fine, perché la vista di Maria si annebbia e le gambe si fanno pesanti. La Wozniacki corre, lotta, alza il pugnetto di sfida e questa volta vola via, senza guardarsi indietro. 

Meno "garra" nell'altra sfida del gruppo bianco. L'inizio del match racconta di una Kvitova fallosa, spesso in affanno. Basta alla Radwanska una prova normale per conquistare il primo set. Nel secondo, il sussulto d'orgoglio della ceca riporta in parte l'equilibrio. I giochi al servizio della polacca sono più combattuti e al quinto gioco arriva il break. Solo un'illusione, perché da quel momento arriva un parziale di 4-0 Radwanska che chiude l'incontro. 

Oggi torna in campo Serena Williams. Dopo il successo d'esordio con la serba Ivanovic, sfida in vetta al gruppo rosso con la romena Halep. 

Risultati:

Wozniacki - Sharapova 76 67 62

Radwanska - Kvitova 62 63

Programma odierno:

Williams - Halep

Bouchard - Ivanovic