WTA VAVEL

WTA Madrid, titolo a Petra Kvitova

La tennista ceca travolge una Kuznetsova in precarie condizioni. 61 62 il finale.

WTA Madrid, titolo a Petra Kvitova
WTA Madrid, titolo a Petra Kvitova
johnathan-scaffardi
Di Johnathan Scaffardi

Impressionante. Petra Kvitova annienta Svetlana Kuznetsova e con un colpo di spugna cancella i mesi inaugurali del 2015, colorando la stagione di rinnovato ottimismo. Forza, controllo, continuità, un'ora, poco più, di tennis sublime. Una finale in parte condizionata dai problemi alla coscia della Kuznetsova, una finale mai in discussione, dominata da una Kvitova capace di imporre, fin dal via, un piano tattico improntato all'estrema "offesa". Scambi brevi, intensi, accelerazioni, al servizio e in risposta. 61 62, è tornata Petra Kvitova.

L'avvicinamento alla finale

L'approdo in finale per Petra Kvitova e Svetlana Kuznetsova è similare. Alle fatiche iniziali, fa da contraltare una semifinale giocata a un livello elevatissimo. Kuznetsova resta in campo più di Kvitova, concede, fino al match con Sharapova, un set in ogni match. La battaglia nei quarti con Lucie Safarova prosciuga le energie dell'ex n.2 del mondo, comunque in grado, a poche ore di distanza dall'ultima fatica, di domare la divina Maria. Petra Kvitova evidenzia, col passare dei giorni, una crescita costante, ma la dimostrazione di forza lasciata sulla terra di Madrid contro una Serena Williams non particolarmente brillante accende un campanello in vista della finalissima.

Prima del confronto odierno, 4 precedenti, 3 a favore di Petra Kvitova, 1, al Roland Garros, di stampo russo.

Il primo set

Non c'è storia, da subito. Petra Kvitova mette a segno il primo break nel quarto gioco, sfonda la tenue resistenza della Kuznetsova, impedendo alla russa di tessere la tela difensiva. Fioccano i vincenti, 14 nel primo parziale, a fronte di un solo gratuito. Carlos Martinez, l'allenatore di Svetlana Kuznetsova, scende sulla terra per provare a indicare le giuste contromosse, ma l'esito non è positivo. La partita ha un suo filone e non cambia. La reattività di gambe, la posizione sempre perfetta, a tempo sulla palla, è il preludio a colpi definitivi. 61, con l'unico game conquistato da Kuznetsova dopo una rimonta da 0-40.

L'infortunio

Al termine del primo set, Svetlana Kuznetsova chiede l'intervento del trainer. Problemi alla coscia sinistra per la russa, fasciata al rientro in campo. I movimenti non sono naturali, le smorfie evidenziano la fatica. Le maratone dei giorni precedenti presentano il conto.

Il secondo set

Due risposte vincenti, lungolinea di dritto, lungolinea di rovescio, aprono il secondo set e proiettano Petra Kvitova dal 30-30 al primo break. Rottura confermata con il turno al servizio, griffato dalla discesa a rete. Raramente Svetlana Kuznetsova riesce a conquistare un 15, quando è Kvitova alla battuta. Rapidamente si giunge al 40, qui la russa ha un moto d'orgoglio, annulla due palle break con l'aiuto della prima e muove il tabellino. Sul 52, l'ultimo colpo di scena. La Kuznetsova abbandona il campo, forse problemi di stomaco, rientra oltre il tempo limite e riceve il warning. La Kvitova non mostra pietà, pronta al servizio, bombarda la rivale, arrivano quattro rapidi errori sul fronte russo ed è festa ceca.

61 62.

Kunetsova "Non ho mai visto giocare così bene a tennis", un'incoronazione.