Sara Errani riabbraccia la terra e sul rosso ritrova sensazioni e vittoria. L'erba di Wimbledon è un ricordo e l'azzurra, su una superficie che non richiede forza estrema, ma anzi tende a rallentare il gioco, consentendo alla Errani di mettere sul piatto armi differenti - corsa, varietà, cambi - piega in due set la turca Cagla Buyukakcay. Non son solo rose e fiori, perché Sarita, pur con un'elevatissima percentuale di prime, soffre le pene dell'inferno al servizio, soprattutto nel secondo set, chiuso al tie-break per 7 punti a 2. 

La tennista di casa Italia sfrutta le difficoltà della più giovane rivale nel trovare le giuste contromisure al suo gioco, la Errani è pronta a prolungare la battaglia, a costringere la Buyukakcay a restare a lungo nel punto. Nel primo set, l'azzurra strappa tre volte la battuta e conduce in porto il parziale con apparente facilità (62). Aumentano i patemi nel secondo, la turca fatica soprattutto con la 2° di servizio - 6/21 al termine - ma Sara stenta. Spesso aggredita, sbanda e si assiste a una sequenza di break, tre per parte, che conducono al prolungamento. Emerge, qui, la maggior caratura di Sara. 

Esce, nel frattempo, la prima testa di serie. A Bucarest, la ceca Smitkova (6) si arrende alla slovena Polona Hercog.

Bastad, niente da fare per Brianti e Burnett - Si gioca, sempre sul rosso, anche in Svezia. Si ferma, a un passo dal tabellone principale, la corsa di due azzurre. Brianti e Burnett cadono all'ultimo turno delle qualificazioni, sconfitte, entrambe in tre set, rispettivamente dalla olandese Arantxa Rus e dall'estone Anett Kontaveit. 

Ampia affermazione, al primo turno, per Samantha Stosur. L'australiana rifila un doppio 61 all'israeliana Glushko. Mona Barthel, nel match più interessante di giornata, liquida 63 al terzo la Bertens.