Le gote rosse, gli occhi lucidi, una visiera a coprire una visibile emozione. Belinda Bencic è incredula, quasi non riesce a raccontare quanto vissuto qualche attimo prima. Serena Williams è all'angolo opposto, si concede per i saluti di rito e corre negli spogliatoi. L'applauso avvolge Belinda, lei è lì, nel mezzo, che si prende ogni secondo, che si gode la consacrazione. 18 anni, nativa di Flawil, una predestinata. Un incontro in carriera con Serena, prima di ieri. Sul rosso di Madrid, una Williams gigante schiaccia la Bencic, 62 61. A Montreal, su un altro terreno, la storia pare ripetersi in avvio.

La Williams spara a ripetizione con il servizio, deforma la pallina picchiando a tutta forza e Belinda si ritrova, quasi senza proferir colpo, sotto 51. Lo spartito sembra il consueto, con l'americana a soggiogare l'avversaria di turno. La reazione della Bencic, sul finire del primo set, restituisce incertezza all'incontro, perché Serena incappa in qualche gratuito, mentre il tennis della svizzera comincia a portare frutti.

Dopo il 63 in favore della numero uno al mondo, si assiste a un'altra partita. La Bencic sale 53 nel secondo, mentre la Williams perde quell'incidenza al servizio mostrata in apertura. Le difficoltà di Belinda salgono in superficie al momento di chiudere. Serena alza la voce, mette in scena la consueta rappresentazione "teatrale", ma non offusca la stellina della Bencic. 55, ma poi 75 Svizzera. Il colpo ferma Serena e mette le ali a Belinda. 51, a un passo dal capolavoro. Tre giochi in fila della più forte al mondo mettono in discussione nuovamente il verdetto. La Williams ha sul volto un ghigno guerriero, la Bencic replica con sorrisi e talento. 64, sorpresa. Vince Belinda Bencic, vince e si gode il momento.

Nell'altra semifinale, a spuntarla è Simona Halep. La romena supera in due set, con un periodico 64, Sara Errani. Partita in equilibrio, con l'azzurra che parte bene, si guadagna un break di vantaggio e sfiora il 30, prima di subire il ritorno della testa di serie n.2. La Halep ha in mano il pallino del gioco, come testimonia l'elevato numero di vincenti, ma deve fronteggiare l'esplosività fisica dell'azzurra. Sara costringe la romena a costruirsi più volte il punto e intacca le certezze della Halep con un tennis di grande varietà. Nel secondo, con la Halep avanti 42, la Errani ha ancora le energie per rientrare. Sul 44, il decisivo balzo della romena e la resa di Sara, comunque all'altezza.