È Petra Kvitova la vincitrice del Connecticut Open, torneo disputato a New Haven e che è stata l'ultima occasione per testare la condizione fisica e l'adattamento al cemento americano, in vista degli US Open che scatteranno tra qualche ora. A cadere per ultima al cospetto della ceca, numero 2 del tabellone, è stata la sua connazionale Lucie Safarova.

Il match parte all'insegna dell'equilibrio, entrambe le giocatrici partono non senza problemi al servizio ma riescono comunque a condurre in porto i primi games senza subire oppure ottenere break. Poi la situazione diventa decisamente più stabile, nè la Kvitova nè la Safarova sembrano in grado di creare una breccia nella psiche della rispettiva avversaria, e il set si trascina verso l'inevitabile tie-break: c'è grande equilibrio anche nel game decisivo, l'affondo decisivo arriva dopo il secondo cambio campo, con la Safarova che 'strappa' il servizio alla Kvitova e va poi a chiudere sull'8-6.

La Kvitova non accusa il colpo del set perso, anzi raccoglie energie fisiche e mentali che la aiuteranno a completare la rimonta, quasi demolendo la sua connazionale. La Safarova, d'altro canto, si rilassa forse troppo dopo aver portato a casa il primo parziale, e stranamente si disunisce. Così la numero 4 al mondo mette in mostra il suo solito gioco, potente ma anche preciso, e con una sequenza di cinque games consecutivi mette in ghiaccio il secondo set, vinto con il punteggio di 6-2.

Torna forte la fiducia dalla parte della Kvitova, che non sembra più in grado di sbagliare nulla, mentre dall'altra parte si vede una Safarova quasi pronta alla resa. Il break ottenuto dalla vincitrice di Wimbledon 2014, nel terzo game del terzo set, è un segnale inequivocabile del fatto che il titolo di New Haven sta prendendo lentamente la strada di casa Kvitova. La Safarova esce poco per volta dal campo, e per la sua più illustre connazionale il gioco diventa quasi facile: nuovo break nel settimo game e nuovo 6-2 con cui si sancisce la vittoria.

Per Petra Kvitova, quello ottenuto a New Haven è il terzo titolo del suo 2015, dopo quelli vinti ad inizio anno a Sydney e a Madrid a inizio maggio. Il modo migliore per avvicinarsi agli US Open, ai quali non si presenta da favorita, ma certamente da outsider insidiosa per sua maestà Serena Williams.