Insidie cinesi. Un esordio sulla carta agevole si trasforma in inferno tennistico, con Flavia che esce di forza al tramonto del terzo, per sopire le fiamme di case della carneade Xinyun Han, n.160 della classifica WTA. La brindisina, al rientro dopo l'impresa di Flushing Meadows, non riesce ad esprimere un tennis continuo, fluido, e incappa in un'avversaria che mostra colpi e coraggio, ben oltre i dati numerici. X.Han torna a calcare i campi del circuito maggiore dopo Seoul 2013, ma di fronte al pubblico di casa sfodera una performance fatta di sacrificio e lampi. Si difende a oltranza e si getta nei varchi aperti da una Pennetta alterna. La partita si prolunga e solo nel nono gioco del terzo arriva il break che sposta definitivamente l'inerzia. 75 46 64 Pennetta.

Il primo acuto della partita è dell'azzurra. Flavia tiene a zero il servizio nel secondo gioco e rapidamente si porta sullo 0-40 nel terzo. La terza opportunità sancisce la prima rottura dell'incontro. X.Han spara in corridoio il dritto definitivo e la Pennetta mette a referto il vantaggio. Un'illusione di breve durata, perché poco dopo arriva il contro-break, con il dritto l'asiatica pizzica l'incrocio delle righe e firma il 22. Flavia non convince appieno, appare meno decisa di altre volte, come stupita della corposa opposizione della sua avversaria. La tensione sale nel nono gioco, il primo ad approdare ai vantaggi. La brindisina coglie le difficoltà di X.Han con il rovescio e batte su quel fondamentale. Sulla seconda palla break, Flavia entra, sfruttando il campo aperto. 54. Non basta, perché sul 40-15 e servizio, con doppio set point a disposizione, la tennista italiana cede alla fretta, esaspera le giocate e si concede. Per chiudere serve un salto di qualità. La Pennetta si danna in recupero e poi inventa la smorzata che coglie di sorpresa la ragazza di casa. 65 e poi 75.

L'inizio del secondo parziale sembra confermare l'avvento in pianta stabile di Flavia. Il passante di dritto in lungolinea certifica il break, confermato in battuta. X.Han ha però risorse insospettabili, insegue la Pennetta e risale dal 40-15 servizio Flavia fino al break che ristabilisce l'equilibrio. L'azzurra procede a strappi, mostra una visibile frustrazione e fatica a difendere il servizio. La cinese si fa minacciosa e sbatte al muro l'azzurra nel corso dell'ottavo gioco. Un cross stretto di rovescio offre a X.Han due palle per la rottura. Dritto lungolinea ed è 53. Immediata la reazione di Flavia. Demi-volèe al termine di uno scambio eterno, contro-break e due parole con il coach al cambio di campo. Sul 54, è però ancora Cina. Ennesimo break, 64. Si va al terzo.

X.Han è ormai una palla di cannone, ingigantita dall'occasione. Servizio, poi break, con il dritto di Flavia che si spegne mestamente in rete. Qui si decide la partita, perché invece di affondare l'azzurra ricorre a esperienza e carattere, limita il rischio, segue uno schema ordinato e si accoda con effetto immediato. Controbreak a zero, con un perfetto rovescio in risposta. 8 punti a zero il parziale Pennetta, 22. X.Han respinge un ulteriore assalto sul lungolinea dell'azzurra, cancella la palla break e rimette la testa avanti. A decidere sono ormai i dettagli. La Pennetta mette a segno un montante nel settimo gioco, ma cede il servizio nel game successivo. Il rovescio punto debole della Han nel parziale d'apertura si trasforma in arma mortifera. La miglior Pennetta poco dopo. Passante incrociato di dritto, difesa in allungo e smorzata a invertire lo scambio. 54, Flavia si presenta a servire per la partita. Un colpo in controbalzo, lungolinea, smorza l'ardore della tennista cinese. Il fuorigiri seguente chiude l'incontro. La Pennetta si avvicina alla rete, stringe i pugni, con una smorfia si prende il successo. Riparte da qui la corsa alle finali.