E' Maria Sharapova la donna più attesa del torneo Wta di Brisbane, in programma la prossima settimana in concomitanza con quello riservato al circuito Atp. La siberiana si è presentata in Australia già da qualche giorno, con l'intenzione di difendere il titolo vinto lo scorso anno in preparazione al prossimo Slam di scena a Melbourne. A contenderle la vittoria finale a Brisbane ci saranno due top ten come la romena Simona Halep e la spagnola Garbine Muguruza, ma nella conferenza stampa di presentazione del torneo tutta l'attenzione mediatica è stata per Masha, che ha risposto alle domande dei giornalisti parlando dei suoi propositi per il 2016 e confermando la piena fiducia nel suo team, tra staff tecnico e atletico.

"Ho cominciato a partecipare a questo evento solo negli ultimi anni - le parole d'esordio della russa - ma già dalla mia prima presenza qui mi sono trovata benissimo. Penso che giocare a Brisbane sia il miglior modo per preparare gli Australian Open, affrontando grandi giocatrici su una superficie simile a quella del primo Slam dell'anno. Ecco perchè mi trovo a mio agio qui, è orma l'unico torneo che gioco prima degli Australian Open perchè è l'unico abbastanza competitivo per me, mi consente di misurare i miei obiettivi di inizio stagione. Ora sto bene fisicamente, l'anno scorso ho dovuto saltare un paio di mesi per infortunio, ma adesso va tutto per il meglio. Ho finito alla grande il 2015".

Quanto ai propositi per l'anno nuovo, la Sharapova non ha dubbi: "Vincere un torneo dello Slam è sempre uno dei miei obiettivi principali, ora a Melbourne ci sarà la prima occasione per testare davvero le mie condizioni, vedremo se la mia preparazione sarà stata adeguata all'evento". La siberiana, che l'anno scorso è arrivata fino alla finalissima degli Australian Open, poi persa contro Serena Williams, ha infine risposto così a un paio di domande sul suo team: "Durante una carriera tennistica così lunga - ha sottolineato Sharapova - si è costretti a fare dei cambiamenti, fa parte del gioco. Ci sono davvero tanti diversi momenti da affrontare quando si fa questo mestiere, ma ora mi trovo bene con il mio sparring partner Dieter (Kindlmann, ndr), lavoriamo insieme da tre anni e sono felice di prepararmi con lui. In realtà ciò vale anche per il resto del mio team, dal mio coach ai trainer, ai fisioterapisti. Veniamo tutti da diverse parti del mondo, ma questo non è un problema, anzi rende più divertente lavorare duro per un unico obiettivo".

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]