Ci saranno presto alcuni ritocchi nella dirigenza dell’Inter. E’ praticamente certo, infatti, l’addio di Michael Bolingbroke ad Ottobre, anche se l’ufficialità arriverà solo con l’approvazione del bilancio da parte degli azionisti. Sarà un addio per niente amaro per l’auttuale Ceo, in quanto, il fatto di aver lasciato i conti a posto anche in chiave fairplay Uefa frutterà al manager inglese un bonus che andrà ad aggiungersi ad uno stipendio già importante. Il prossimo amministratore delegato dell’Inter sarà italiano e verrà definito tra la fine di questa e l’inizio della prossima settimana. Domenica mattina infatti atterrerà a Milano l’aereo privato di Zhang Jindong, il grande capo di Suning che, oltre ad assistere alla grande sfida  contro la Juve, ha nei suoi impegni dei colloqui per chiudere la ricerca del nuovo Ceo, uno che sappia nobilitare la dirigenza interista. E sarà italiano, ma non Federico Ghizzoni, ex amministratore delegato di Unicredit, di sicura fede interista e sponsorizzato per l’alto profilo  dall'ex presidente Massimo Moratti, il quale continua ad avere grande peso nelle decisioni dei nerazzurri, oltre che avere a cuore la squadra.

Capitolo Piero Ausilio. Lui e l’Inter sono pronti a dirsi ancora una volta di sì per il presente come per il futuro. Sin dal 1998, l’attuale direttore sportivo è parte importante dell'organigramma dirigenziale nerazzurro: prima responsabile del settore giovanile, quindi direttore sportivo al fianco di Branca, da oltre due anni invece l’area tecnica è totalmente affidata a lui. Con il suo ottimo lavoro ha saputo convincere anche il presidente Erick Thohir, è stato lui a promuoverlo nel ruolo unico; da qualche mese se ne sono convinti anche i dirigenti del gruppo Suning, che ne hanno apprezzato competenze, stile e comportamenti da figura internazionale. Tanto da offrire un rinnovo che ben presto verrà ufficializzato.

Effettivamente, c’era stato un tentativo solido da parte del Milan per portare Ausilio in rossonero. Sarebbe stato un cambiamento spiazzante nella carriera del ds, dopo una trafila tutta nerazzurra un eventuale passaggio ai cugini rivali, ma Ausilio non ha preso tempo, bensì declinato l'offerta sin dal principio. Nonostante Fassone, primo mediatore nella trattativa, sia suo amico stimato, dopo gli anni passati insieme proprio all’Inter. 

Ad oggi, invece, Ausilio è totalmente concentrato sulla ricostruzione nerazzurra, con l'obiettivo comune di vincere qualcosa entro i prossimi anni. E la proprietà cinese gli ha proposto un nuovo contratto che è già sul tavolo: fino al 2019, due anni ancora insieme oltre all’attuale accordo che va a scadenza nel prossimo giugno. C’è l’intesa di massima sulle cifre e sulle competenze di Ausilio da ds nerazzurro, va deciso solo se firmare per due o tre anni, c’è anche un’ipotesi 2020 per compattare ulteriormente il legame tra il direttore e l’attuale proprietà. Presto, entro ottobre, un nuovo incontro in cui le parti potrebbero definire tutto e poi annunciare il rinnovo. Perché Ausilio resterà ancora per molto all’Inter; e il Milan dovrà farsene una ragione.

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Lucio Ruggiero
Studia lettere moderne alla Federico II di Napoli, diplomato al Liceo classico Pietro Giannone di Benevento. Interista sfegatato e amante del calcio sin da bambino. Sogna un giorno di fare il giornalista sportivo.