Ultimo impegno prima della sosta. Al Vigorito, l’Inter sfida il Benevento, ancora a quota zero. Malumori ed assenze, Baroni naviga in un mare in tempesta, ieri, a complicare le cose, una brutta sconfitta in amichevole. Occasione ghiotta quindi per i nerazzurri, alle porte due settimane di stop, utili per recuperare energie e preparare al meglio, anche se a ranghi ridotti, il derby del 15 ottobre. Il successo con il Genoa consente di mantenere una posizione di vertice, a ridosso di Juventus e Napoli. I risultati oltre il gioco, al momento va bene così. 

Spalletti opera alacremente per superare l’apatia offensiva. Diverse prove alla Pinetina, in agenda anche un cambio di modulo. Dal 4-2-3-1, marchio di fabbrica del tecnico di Certaldo, al 4-3-3, senza disdegnare un accorto 4-4-2, con una seconda punta a dare manforte ad Icardi. L’argentino, spesso, appare isolato, lontano dalla zona calda della partita. Operazioni in divenire, al momento è difficile presupporre un’inversione. Per la sfida di domenica, si prosegue sulla strada maestra, con due nodi da sciogliere, entrambi in mediana. Spalletti medita il rilancio di Gagliardini, con Borja Valero a completare la cerniera centrale. Sette giorni di ristoro per lo spagnolo, necessari dopo il tour de force della scorsa settimana. Un passo avanti ai due, Joao Mario o Brozovic. La soluzione Candreva è da valutare con attenzione, sull’esterno fatica, ma deve assorbire i dettami del tecnico prima di accentrarsi in via definitiva. Riparte quindi dalla destra, con il giovane Karamoh a sgomitare alle sue spalle. Joao Mario o Brozovic, come detto in precedenza, il portoghese ha un’incollatura di vantaggio, ma è ballottaggio in essere. Perisic a sinistra, Icardi da 9. 

Dietro, coperta sempre più corta. Vanheusden, KO in Youth League, è fuori causa. Tre centrali di ruolo, i titolari Miranda e Skriniar e il rincalzo Ranocchia. D’Ambrosio presidia l’out di destra, all’occorrenza può scivolare al centro, a sinistra Dalbert. Cancelo vede il derby. Handanovic in porta.