La trasferta era ardua. L'Inter era sì alla fine di una stagione travagliata e aveva dimostrato di essere alla portata di chiunque, ma con Vecchi alcuni elementi, rimasti ai margini nelle vecchie gestioni, hanno ritrovato spazio e riportato entusiasmo, oltre che energia. Proprio quello che invece mancava all'Udinese, arrivata all'ultima partita di campionato senza diversi elementi titolari e mentalmente alla frutta. Sì anche tra i friulani c'erano elementi meno utilizzati che hanno potuto aprofittare di questa sfida per mettere in mostra le proprie qualità, ma tra le seconde linee delle zebrette e quelle della Beneameamata c'è un abisso, se non due. Da qui una partita dominata in lungo e in largo dai padroni di casa, che hanno subito aprofittato delle due "zone" sperimentali messe in campo da Delneri, ovvero l'out di destra e il centro della difesa, per colpire rapidamente più volte. A risultato ampiamente acquisito, l'Inter si è rilassata, lasciando che l'Udinese mettesse in mostra anch'essa qualcosa. Così Balic ha potuto coronare la sua grande prestazione (unico giocatore sceso in campo dal 1' con la vera intenzione di giocarsela) con un tiro balisticamente impressionante, che conferma le sue qualità importanti. Anche Zapata ha potuto mettere il punto esclamativo sulla sua stagione, segnando la decima rete in campionato (dopo essersi però mangiato almeno due chance colossali per segnare).

Duvàn Zapata. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896/
Duvàn Zapata. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896/

Già dalla formazione schierata da Delneri al primo minuto si capisce come sia ormai tempo di esperimenti e di vacanza più che di puntare a fare punti. Le scelte hanno sopreso un po' tutti. Felipe a sinistra ormai non è una novità, anche se il mercato dovrebbe finalmente portare un terzino sinistro di riserva vero, per questa stagione invece è stato la normalità. In mezzo la prima novità (paurosa), ovvero l'inedita coppia Angella-Heurtaux. Il francese sembrava ormai praticamente nel dimenticatoio, invece è stato buttato nella mischia nell'ultima sfilata. Bisogna dire che, tra lui e l'ex Watford, è il francese a fare la figura meno barbina, anche se nella sua partita pesa l'infortunio patito alla mezz'ora. L'ennesimo. La cosa non fa altro che mettere ulteriori dubbi sul suo futuro. A destra poi altra mossa sorprendente. Widmer viene avanzato al posto di De Paul e dietro viene piazzato Gabriel Silva, riproponendo il terzino sulla fascia opposta a quella di sua competenza. Esperimenti che si possono dire sostanzialmente falliti, visto che il primo gol nasce proprio da quei punti lì. Discesa di Santon sulla destra, palla al centro e tap in vincente. Nessuno tra i vari Gabriel Silva, Widmer, Angella, Heurtaux (e pure Felipe) ha saputo cosa fare in quel frangente. Diciamo che queste idee possono essere tenute per il futuro, dato che il fatto che l'altra metà della squadra fosse o senza fiato o demotivata ha inciso non poco nella prima mezz'ora della gara. Thereau, Jankto e Hallfredsson sono arrivati alla fine delle proprie energie già da qualche partita e la sfida con la Sampdoria, dove veramente ci si giocava il decimo posto, ha assorbito le ultime forze a molti.

Eder esulta dopo un gol. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896/
Eder esulta dopo un gol. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896/

Delneri forse ha esagerato negli esperimenti, anche se la difesa era l'unico reparto dove si potesse fare qualche scelta. Col senno di poi, quella presa alla fine è stata errata, ma l'alternativa era escludere Heurtaux per accentrare Felipe e mettere Alì Adnan a sinistra, mentre a destra il tecnico poteva lasciare Widmer terzino e mettere Matos al posto di De Paul, come il mister aveva effettivamente annunciato in conferenza. Si è voluto provare lo svizzero più avanzato, dove dovrebbe trovarsi più a suo agio, ma la cosa non ha funzionato per nulla. Anzi, l'ex Aarau ha sfornato una prestazione orrenda, senza riuscire a combinare nulla e dando il là pure al 3-0 nerazzurro. I tanti infortunii traumatici hanno sicuramente influenzato la stagione del ragazzo che, non dovesse partire in estate, potrà sfruttare l'anno prossimo le conoscenze di Delneri per fare un passo avanti nel suo processo di crescita, ancora fermo alla prima annata da titolare nel post Dusan Basta. Note positive i giovani schierati in campo e che hanno avuto fino ad ora avuto meno spazio. Grandissima prestazione per Balic, che è l'unico a lottare come se fosse una partita vera, segnando un grandissimo gol. Ormai il croato non è più un mistero e l'anno prossimo farà parte del blocco dei giocatori con più minutaggio. Bene anche Matos e Lucas Evangelista, che hanno aprofittato di un' Inter ormai sicura della vittoria per mettere in mostra qualche giocata interessante (anche se l'ex Fiorentina, una volta avuto lo spazio per il tiro, ha effettuato una conclusione da segnare negli annali come una delle più brutte mai viste). Loro sono tra quegli elementi della rosa ancora un po' misteriosi e che non si sa bene che contributo possano dare effettivamente. Per l'ex Carpi il prestito estivo sembra certo, per l'ex San Paolo invece c'è qualche possibilità di restare perchè, quando non è alle prese con problemi fisici, ha mostrato di avere ottimi margini di crescita.

Duvàn Zapata, Hallfredsson e Balic osservano una delle reti dell'Inter. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896/
Duvàn Zapata, Hallfredsson e Balic osservano una delle reti dell'Inter. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896/

Si è concluso quindi il campionato, con una partita che non aveva assolutamente nulla da dire, se non dare qualche minuto in più ad elementi rimasti ai margini. Ora via al carosello del mercato, che deve confermare lo zoccolo duro che si è venuto a creare quest'anno, arricchendolo con qualche alternativa in più e snellendolo di quegli elementi che sono evidentemente di troppo. Domani Delneri dovrebbe rinnovare e a breve dovrebbe toccare anche a Bonato e Felipe. Il tunnel è finito, ora Pozzo deve fare in modo che, per almeno un po' di anni, non ci si entri più.