Storica doppietta per l'Italia ed Elena Pirrone. A Bergen va in scena la tattica perfetta e la Pirrone, nettamente superiore alle avversarie, conquista il Mondiale in linea dopo aver vinto anche il Mondiale a cronometro, una cosa riuscita solo ad Olano tra i professionisti, anche se lo spagnolo conquistò le due maglie a distanza di tre anni l'una dall'altra. Sale sul podio anche Letizia Paternoster che dopo la delusione della prova contro il tempo, conquista un bel bronzo, battuta in volata dalla danese Jorgensen

La prova in linea per la categoria Juniores Donne si corre sullo stesso circuito dei professionisti, ma differisce in lunghezza, 76 chilometri. Sin dai primi mille metri di gara è l'Italia a fare la gara e a forzare il ritmo sulla salita di Salmon Hill andando a recuperare la Jorgensen, prima attaccante di giornata. Nel secondo giro le azzurre sono protagoniste con Letizia Paternoster, che parte all'attacco assieme a Sophie Wright e Fasnacht, già bronzo a cronometro. Il terzetto però ha vita breve perché in tredici si riportano su di loro, formando un gruppo di testa di sole sedici atlete. Da questo gruppo evade subito Elena Pirrone, che mostra una gamba fuori dal comune e guadagna secondi su secondi grazie anche all'ottimo lavoro di stopper svolto dalla Paternoster.  

La campionessa a cronometro passa quindi per la penultima volta sul traguardo con quindici secondi di vantaggio, pochi, ma buoni per iniziare Salmon Hill in testa. La Pirrone continua a spingere a fondo respingendo gli attacchi di Ucraina e Francia, tenute a bada anche dalla Paternoster e dalla D'Agostin che tiene le ruote del gruppo fino a poco prima dello scollinamento. In discesa dall'unica asperità presente nel circuito, la Pirrone consolida il proprio vantaggio attorno ai 20", mentre la Paternoster prova una fuga in solitaria per prendere l'argento che però viene neutralizzata dalle francesi. 

Si arriva quindi all'ultimo chilometro trasformato in passerella trionfale per una superba Elena Pirrone che festeggia la storica doppietta. Dietro, intanto, si prepara la volata: le atlete di Ucraina e Australia si toccano e vanno in terra, mentre la Jorgensen lancia la volata con la Paternoster alla sua ruota. L'italiana possiede un buono spunto veloce, ma questa volta la danese ne ha di più e conquista un ottimo argento. Resta quindi il bronzo per l'azzurra più titolata su pista ed una prova efficace che ne dimostra ancora il suo valore.