Cala il sipario. A Bergen, Norvegia, ultima giornata, prova in linea maschile. Peter Sagan, il vincitore delle ultime due edizioni, è il logico favorito. Lo slovacco è sotto la lente d'ingrandimento, lo spauracchio da limitare e confinare. Tutti contro Sagan, come sempre. Difficile scalfire il suo talento, può incidere da lontano, così come in volata, è un corridore completo, rientra nella categoria dei fenomeni. Deve però muoversi da solo, perché la squadra non è di primo livello, può non essere facile. Il percorso misura infatti 267.5 chilometri, mantenere l'asticella della concentrazione ai massimi livelli per diverse ore è impresa ardua. 

39.5 chilometri per raggiungere Bergen, qui inizia il caratteristico circuito da percorrere 11 volte. 19.1 chilometri destinati a sciogliere il nodo iridato, con un punto critico chiamato a creare selezione. L'ascesa di Salmon Hill non spaventa per lunghezza - 1.5 chilometri - ma propone pendenze probanti - 6.4% - e come detto è da affrontare più volte. La stanchezza può sfoltire il plotone, portare alla ribalta gli uomini più attesi. Dalla vetta, picchiata, rimbalzo pericoloso ed infine epilogo.  

L'Italia, rispetto al passato, non ha un solo e unico capitano, Cassani ha una rappresentativa con frecce adatte ad assorbire le varie situazioni di corsa. Bennati il regista, poi uno sprinter come Viviani e profili in grado di reggere l'urto come Trentin - splendido alla Vuelta - e Colbrelli. Senza dimenticare Moscon, straripante in Spagna e positivo a crono. Come detto, i riflettori illuminano altri. A caccia di Sagan, il Belgio di Van Avermaet e la Polonia di Kwiatkowski, ma anche i padroni di casa Kristoff e Boasson Hagen. Attenzione a Matthews e Gaviria, hanno gamba per tenere e una volata regale. Infine, Dumoulin, impressionante contro il tempo. Doppietta per la storia?

A decidere le sorti della sfida, l'interpretazione della stessa. Chi può dettare il passo? Chi ha la forza per fare la corsa? Dove lanciare l'offensiva decisiva per evitare un duello sulla retta finale? Interrogativi senza risposta, almeno per qualche ora. 

Il percorso 

Il circuito