A Nicosia, ultimo treno europeo per il Borussia Dortmund. La squadra diretta da Bosz approda alla terza tornata ancora a quota 0. Due sconfitte in archivio, passaggio alla fase ad eliminazione diretta piuttosto complesso. Un'unica via da percorrere, il doppio appuntamento con l'Apoel è il salvagente per risalire la china, per evitare un addio anticipato alla massima competizione europea. Real e Tottenham incrociano le lame al Bernabeu, il Dortmund deve trarre profitto ed accorciare. Nel week-end, primo stop in Bundes, KO con il Lipsia e classifica improvvisamente corta. Il nuovo Bayern di Heynckes si presenta nei pressi del Borussia, rilancia la sfida. Da più parti, quindi, soffia vento contrario, la Champions può essere trampolino o inferno. 

L'Apoel, di contro, appare come vittima sacrificale in un girone di ferro. Condannato già ai nastri di partenza, punta quantomeno a ben figurare. Al momento, 6 reti al passivo e 0 all'attivo, due scoppole rimediate con Real e Tottenham, altra caratura. Per avvicinarsi all'appuntamento odierno, due sigilli in campionato, prima e dopo la sosta, utili a mantenere il passo delle prime. L'Apoel occupa la quarta casella, cinque le lunghezze di svantaggio dall'Anorthosis. In Coppa, invece, cammino lungo, due turni e il successivo play-off con lo Slavia Praga per coronare una rincorsa importante. Obiettivo raggiunto, ora una vetrina preziosa per esperienza e futuro. 

Quando si parla di Borussia, si parla, inevitabilmente, di assenze. Infermeria stracolma, come di consueto. Il lungodegente Reus, ma anche Schurrle, Rode, Durm, Guerreiro, Piszczek, potenziali titolari in grado di spostare gli equilibri. Bosz pensa al 4-3-3, con Aubameyang - due segnature inutili con il Lipsia - al centro dell'attacco, supportato da Philipp - giovane in prepotente ascesa - e Yarmolenko. Weigl gestisce la mediana, con Sahin in panchina. Le mezzali sono Gotze e Kagawa. Toljan e Zagadou sono i laterali bassi, Bartra e Papastathopoulos a protezione di Burki.  

I padroni di casa replicano con il 4-2-3-1. Fondamentale l'operato di Zahid e Aloneftis, chiamati a dare spinta offensiva e al contempo copertura in fase di non possesso. Ebecilio agisce alle spalle di De Camargo. Morais e Vinicius si dividono i compiti in mediana, linea a quattro a difesa di Waterman. In corsia, Vouros e Alexandrou. Rueda e Merkis ultimano l'undici.   

Fischio d'inizio alle 20.45, dirige Kulbakov.