Ottima, ottima vittoria casalinga per il Tottenham, che scende in campo a viso aperto e domina una gara difficile come quella contro il Liverpool. Offensivamente perfetti, gli Spurs trovano sempre le linee di passaggio più efficaci, passano avanti 2-0 già al quarto d’ora di gioco ma sono ancora più bravi a resistere al tentativo di rimonta firmato da Salah per chiudere la contesa con altre due reti a cavallo dell’intervallo. Tre punti preziosissimi per Pochettino ed i suoi, che agganciano lo United al secondo posto e mandano un segnale chiarissimo a tutto il campionato. Dall’altra parte, invece, per il Liverpool è profondo rosso: alla squadra non mancano idee e qualità, ma manca eccome un’organizzazione difensiva solida, sia dal punto di vista tattico che mentale. Klopp dovrà lavorarci tanto, ammesso che non sia troppo tardi. Riviviamo insieme la gara.

Difesa a tre per Pochettino, che mette in campo una specie di 3-1-4-2 con Winks e Davidson Sanchez come perni centrali. Aurier e Trippier sono i tornanti, Eriksen ed Alli gli interni a supporto di Kane e Son. Dall’altra parte, Klopp sceglie Milner come terzo di centrocampo con Henderson e Can, mentre davanti Coutinho e Salah agiscono accanto a Roberto Firmino.

Pronti, via, avanti i padroni di casa: shock immediato per il Liverpool, che vede Winks suggerire in profondità ad Harry Kane, micidiale a sbloccare la partita col sinistro. 1-0 e festa grande al quarto minuto per i londinesi. Passano meno di dieci minuti, ed il Tottenham esulta ancora: direttamente da una punizione in attacco degli avversari, Lloris esce, intercetta il cross e lancia subito lungo per Kane. Totalmente fuori misura la marcatura di Lovren, l’inglese può volare sulla destra e mettere dentro per Son che arriva da dietro: mancino di prima intenzione all’angolino e 2-0 prima del quarto d’ora di gioco.
Non accenna a placarsi però l’ondata degli Spurs: Eriksen pennella col mancino un altro lancio verso Son, bravo a sfruttare tutta la sua rapidità sulla destra. Buono il controllo, ancora meglio la bomba col destro incrociato: palla che si infrange sulla parte centrale della traversa a Mignolet battuto.
Per venti minuti il Liverpool sembra una banda di spettatori non paganti, ma guai a dare per spacciati i Reds: Coutinho scippa Kane, il recupero è perfezionato da Henderson che in due tocchi organizza un lancio lungo, al bacio, per il grande scatto di Momo Salah. Bruciati sul tempo i due marcatori, il tocco dell’egiziano è la ciliegina sulla torta: destro basso, debole, ma angolato alla perfezione per dare un bacino al palo e terminare in rete. 2-1, partita chiusa e riaperta nel giro di 24 minuti.
Match che rimane divertente e difese che continuano a soffrire: stavolta il mittente dell’imbucata è Dele Alli, ma il destinatario rimane l’ispiratissimo Heung Min-Son: mancino di prima neutralizzato dalla grande uscita di Mignolet, che si oppone col piede.
Alla mezz’ora Jurgen Klopp rischia tutto: dentro Oxlade-Chamberlain, per scelta tecnica, al posto di Lovren, con Henderson a scalare al centro della difesa. Kane, però, non guarda in faccia ai suoi avversari: in ripartenza dopo un corner avversario porta a spasso, di fisico, Gomez, Matip ed Henderson riuscendo addirittura a liberarsi per il destro da fuori: palla tesa che esce di pochissimo. Dall’altra parte, ci provano Firmino e Gomez, entrambi di testa, a distanza di pochi secondi: ottimo lavoro però dei rispettivi marcatori che li ostacolano. Possesso che continua a spostarsi rapidamente da una parte all’altra, senza altre occasioni notevoli, e tutti sembrano pronti ad andare negli spogliatoi sul 2-1. Tutti, tranne Dele Alli. Can, ingenuo, travolge l’inglese sulla trequarti alla fine dei due di recupero ordinati da Marriner. Giallo per il tedesco, la punizione si batte ed è fatale per il Liverpool: palla morbida di Eriksen allontanata da Joel Matip. Ad arrivare in corsa è proprio Dele Alli che senza pensarci due volte colpisce al volo di destro: una saetta imprendibile per Mignolet, che centra l’angolino e fa esplodere di gioia Wembley. 3-1 e primo tempo che termina a forti tinte Spurs.

Inizio di secondo tempo a ritmi più bassi, ma Alli e Kane continuano ad essere spine nel fianco della difesa del Pool: tanti contrasti duri, tanti falli. Proprio da uno di questi, dopo una grande giocata sulla destra di Kane, arriva la punizione che porta al 4-1: battuta tesa, in area piccola, di Son. Mignolet esce coi pugni ma devia male, sui piedi di Vertonghen: a porta vuota, Firmino salva sulla linea, ma nessuno può opporsi al tap-in dell’inglese che regala il poker ai suoi e fa impazzire Wembley.

La partita sembra spegnersi, ma è solo cenere sopra la brace ardente: Coutinho, dai venti metri, si inventa un mancino a giro destinato al sette, ma deve fare i conti con super Lloris. Parata straordinaria, con la mano di richiamo, del francese, aiutato poi anche dal tocco della traversa. Il Liverpool ci prova, ma la sensazione è che la poca sicurezza difensiva condizioni l’intera manovra degli uomini di Klopp. L’intensità va via via scemando, gli spazi diminuiscono, e le ripartenze veloci diventano praticamente nulle: Klopp prova a buttare nella mischia anche Sturridge, ma i suoi non riescono ad accorciare le distanze ed i tentativi sono tutti abbastanza velleitari. Al 78’ arriva però un lampo di Salah, che trova ancora Lloris sulla sua strada: splendido intervento col piede del portiere ospite sul tentativo incrociato dell’ex-Roma.