Sono passate soltanto 6 giornate, ma la vittoria del Crotone sul Benevento può considerarsi già un mattoncino importante per i calabresi, in una corsa salvezza che sembra destinata a coinvolgere poche squadre.

All’Ezio Scida la giornata per gli uomini di Nicola non comincia sotto i migliori auspici: al 4’ il povero Marco Tumminello, unico giocatore in rosa in grado di trovare la via del goal nelle prime 5 partite, è costretto ad uscire per un infortunio che si rivelerà poi gravissimo – lesione completa del legamento crociato del ginocchio destro. Entra Simy al fianco di Trotta nel 4-4-2 di base e, dopo un paio di pericoli corsi da Cordaz, è l’ex attaccante del Sassuolo a divorarsi la rete del vantaggio a porta spalancata. Ci pensa Rolando Mandragora a portare i suoi sull’1-0 nel finale di primo tempo, con un gran sinistro all’incrocio dei pali dopo un appoggio volante di Stoian. Per il centrocampista di proprietà della Juventus è la prima gioia in Serie A che ripaga l’ultima stagione molto difficile sotto il punto di vista degli infortuni.

Ad inizio ripresa il centravanti casertano si riscatta: cross dalla sinistra di Mandragora, tacco alla cieca di Trotta che trova l’accorrente Rohden per il 2-0 rossoblu; azione molto simile a quella vista in un Deportivo la Coruña-Real Madrid, gara in cui Guti servì alla stessa maniera Benzema per il goal dei Blancòs – paragone con le dovute proporzioni, ovviamente. Dopo il raddoppio il Crotone cala un po’ e rischia in diverse occasioni, ma l’imprecisione degli avanti beneventani aiuta Cordaz, anche al minuto 86, quando Viola calcia sul palo il rigore del possibile 2-1 che avrebbe incendiato il finale.

Dunque, prima vittoria stagionale per i calabresi che salgono così a 4 punti, scavalcando in un colpo solo Verona, Genoa e Udinese; primi goal significativi – dopo la rete di Tumminello nella sconfitta di Bergamo contro l’Atalanta per 5-1 – e successo in Serie A che mancava dall’ultima giornata del campionato scorso, 3-1 alla Lazio, gara in cui era arrivata anche l’ultima marcatura multipla crotonese. Tanto carattere e tanta voglia di vincere, personificata da Rolando Mandragora: il classe ‘97 è già il leader tecnico e carismatico della squadra, grazie alla sua personalità e alla sua qualità. Questo dovrà essere il suo anno, dopo l’infortunio che gli ha fatto saltare la seconda parte di stagione con il Pescara in Serie B nella stagione 15-16 e quasi tutta l’annata scorsa, riuscendo comunque a debuttare con la maglia della Juventus: i tifosi del Crotone – e quelli bianconeri – si aspettano tantissimo da lui e questo inizio fatto di 5 presenze da titolare ed un goal promette bene.