Quattro su quattro in Serie A 2017/18, obiettivo aggiungere un'altra W alla serie. La Juventus ospita la Fiorentina nel turno infrasettimanale, la quinta giornata di campionato, per continuare a dettare il passo - insieme a Inter e Napoli, anch'esse a punteggio pieno. Domani sera all'Allianz Stadium una gara "complicata, perché loro sono giovani hanno entusiasmo e poche pressioni, mentre noi dobbiamo vincere, giocando bene e dando prova di solidità, dovremo giocare con grande rispetto", come afferma Massimiliano Allegri nella conferenza stampa della vigilia.

"La Fiorentina chiuso un ciclo durato tanti anni e hanno preso giocatori di tecnica, dimostrandolo nelle partite che ha giocato. E' una squadra organizzata ed allenata molto bene", aggiunge il tecnico sull'avversaria di domani. La gara mette in palio punti pesanti, ma non ancora estremamente decisivi, secondo il mister, che così commenta il campionato: "Siamo solamente all'inizio, alla quinta giornata, la classifica di solito si allunga verso la decima, per ora si viaggia tranquillamente tutti insieme. Scontri diretti? L'importante è vincere le partite con le medio-piccole, perché sono punti importanti. Negli scontri diretti poi può succedere di tutto. Il campionato si vincerà a novanta punti".

Allegri insiste soprattutto sulla gestione dei momenti della partita, pecca della squadra già riscontrata a Barcellona e contro il Sassuolo e secondo l'allenatore bianconero punto chiave per la stagione della Juventus: "In alcuni momenti anche il Sassuolo ha tirato tante volte in porta: i momenti vanno gestiti meglio e sono convinto che la nostra stagione passi da questi. Domenica dopo mezz'ora la squadra ha giocato un bel calcio, ma ci sono anche gli avversari. Quando si perdono palloni e ci si allunga bisogna avere un comando diverso della partita, pensando a difendere quando non si controlla il pallone. Puoi farlo cinque minuti con il Sassuolo, trenta con il Barcellona". Commenti anche sul bilancio tra gol segnati (tanti) e gol subiti (altrettanto tanti, per le abitudini): "Ogni anno è diverso dall'altro, è difficile dare una spiegazione. In attacco stiamo facendo cose importanti, dietro in campionato siamo meglio dell'anno scorso e a Genova abbiamo preso due gol fortuiti".

Riguardo alle scelte di formazione, la relativa sorpresa nell'undici iniziale potrebbe essere la presenza di Federico Bernardeschi, anche se Allegri non si scuce: "Devo valutare l'allenamento di oggi e abbiamo una partita ravvicinata sabato. Può partire da titolare come dalla panchina. Ha dato segnali positivi, soprattutto di crescita sia in fase di possesso che di non possesso". La certezza invece è in porta, dove "l'unico cambio sicuro, deciso già da dopo Barcellona" è la presenza di Szczesny al posto di Buffon tra i pali. "In questo momento i cambi diventano determinanti - aggiunge il tecnico - altrimenti rischio di fondere i giocatori già all'inizio della stagione. L'importante è che la squadra, anche quando ci sono i cambi, non subisca contraccolpi".

Tra le possibili turnazioni c'è quella nel ruolo di terzino destro, ragionando sul lungo periodo: "Howedes per domani è disponibile, ma non sarà titolare. In quel ruolo o gioca lui o Lichtsteiner o De Sciglio, che starà fuori 40 giorni. Anche Sturaro può crescere molto in quel ruolo". Nel breve si pensa invece all'attacco ed alla gestione di un Higuain apparso poco in palla: "Gonzalo ha giocato 4 partite e fatto due gol, fa tutto parte della stagione. Non so se giocherà, non ho ancora deciso niente, ma Gonzalo è un giocatore talmente importante che anche se non segna per una partita non è un tragedia". Possibilità per Douglas Costa? Forse, ma anche qui il tecnico non si sbilancia: "Ha avuto un momento di ambientamento sia per i carichi di lavoro che per conoscere calcio e compagni. Sarà importante per l'annata".

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]