Sabato sera un altro show e altre due reti  per incrementare un bottino che cresce in maniera direttamente proporzionale alle sue prestazioni. Paulo Dybala ogni settimana, ormai, regala spettacolo e gol a grappoli in una Juventus di cui sta diventando un leader non solo con le sue prestazioni. Gioca da leader e parla da leader il numero dieci, segno che l'avvento della nuova maglia ha donato una personalità e una consapevolezza dei propri mezzi non indifferente all'ex attaccante del Palermo. Dieci reti in campionato in sei partite, dodici totali se si aggiungono anche le due reti alla Lazio in Supercoppa con un gol ogni cinquanta minuti.

Nei maggiori campionati Europei solo Falcao ha realizzato più reti di lui (11) anche se il colombiano ha giocato una partita in più. Due triplette e una doppietta fino adesso con una straordinaria capacità di cambiare faccia alle partite come accaduto contro il Genoa e la tenacia che lo porta a non cadere quasi mai. Si è messo tutti alle spalle Dybala in questo avvio di stagione con Messi distante una lunghezza, Aubameyang due mentre Lukaku, Morata e Aguero sono più lontani con sei reti in sei partite. Un inizio da urlo per la Joya, vera e propria luce della Juventus. La vittoria contro il Torino, però, non deve rilassare perché martedì torna la Champions e la squadra bianconera vuole rifarsi dopo la sconfitta contro il Barcellona, Dybala carica cosi i suoi compagni: "Dobbiamo pensare alla Champions adesso, abbiamo un impegno molto importante da affrontare. Per di più in casa, allo Stadium, non possiamo lasciare punti per strada dopo che la prima partita è andata male. Dobbiamo subito dimenticare questi quattro gol realizzati al Torino e concentrarci su una gara che sarà difficile".

Come detto prima, Dybala parla da leader anche quando ripensa alla sconfitta del Camp Nou: "In Champions non abbiamo rinunciato al primo posto, ovviamente. E’ presto, dopo una partita. Il Barcellona deve ancora venire a giocare qui". L'anno scorso finì 3-0 con una sua doppietta ma, questa volta, la Juve e Dybala vogliono cambiare il finale di quella competizione: "L’anno scorso siamo arrivati in fondo in tutte le competizioni, per la Champions ci è mancata solo una partita. Puntiamo a fare meglio". Fare meglio vuol dire vincere e con lui in quest stato di grazia tutto può essere meno difficile: "Sono tranquillo, mi alleno al massimo per aiutare i miei compagni e per migliorare. Ho tanta fiducia, me la trasmettono allenatore, staff tecnico, compagni. Ho cambiato mentalità, per maturare e per aiutare la squadra e me stesso, in modo da arrivare il più in alto possibile. Però sappiamo di dover percorrere ancora tanta strada".

E' una Juventus a due facce con il 10 che segna ed il 9 che arranca: "Sono in un buon momento, tutto mi viene facile, ma devo stare tranquillo, non sempre può andare così. Higuain è un grandissimo giocatore, è molto importante per noi. Anche a me è successo di non segnare per alcuni periodi l’anno scorso, sono sicuro che lui appena farà gol poi ne realizzerà tanti". La Joya chiude con una promessa e una minaccia per il prossimo avversario: "Il mio gol più bello fin qui? Il prossimo".

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Alessio Evangelista
Mi chiamo Alessio Evangelista, sono nato e tutt'ora vivo a Pescara in Abruzzo. Mi sono diplomato quest'anno presso l'ITIS A.Volta di Pescara con la votazione di 80/100. Le mie passioni sono il calcio e la Formula 1