La Juventus di Massimiliano Allegri deve concentrarsi sulla Champions League e sulla sfida contro lo Sporting Lisbona. Un punto nelle ultime due di campionato non è certo un ritmo che possa soddisfare, ma la situazione nel girone comandato dal Barcellona impone di spostare attenzione ed energie sul cammino europeo e sulla sfida contro lo Sporting Lisbona. Squadra in cui gioca anche Cristiano Piccini. Un passato in Liga, un presente in Portogallo e una fede calcistica per la Fiorentina che se possibile rende ancora più intrigante per Piccini la gara contro i bianconeri.

Il difensore ha parlato alla Gazzetta dello Sport delle sue sensazioni: "Era un sogno che cullavo fin da bambino. E sono riuscito a coronarlo grazie al lavoro e ai miei sacrifici. Sono felice di essere arrivato a giocarmi quello che ritengo il più torneo più prestigioso. Sentire quell'inno dal vivo per la prima volta mi ha emozionato. La rivalità tra Fiorentina e Juve la conosco molto bene, visto che la Viola sarà sempre la mia squadra del cuore, e non solo perché lì sono cresciuto per 9 anni. Però ora sono allo Sporting e penso solo a fare bene qui. Poter tornare in Italia anche solo per una notte e rivedere allo stadio la mia famiglia non è da tutti i giorni: tutto ciò mi dà una carica in più”.

Piccini avvisa i bianconeri: lo Sporting non verrà a Torino solo per fare bella figura: “Il più in forma è Dybala ma i bianconeri hanno tanti campioni: noi andremo a Torino per fare la nostra gara, orgogliosi di ciò che siamo e rappresentiamo in giro per l'Europa. Siamo una squadra molto forte, una famiglia umile e molto unita e tutto questo l' abbiamo dimostrato pure contro il Barcellona. Bonucci? Leo è uno dei migliori stopper in giro, con Chiellini e Barzagli aveva creato una grande intesa che forse in queste settimane è venuta a mancare. Gli equilibri in un reparto come la difesa sono fondamentali”.

Piccini e lo Sporting sognano l’impresa, ma la Juventus non può rischiare di mettersi nei guai in Europa già a questo punto della propria stagione.