Neanche il tempo di metabolizzare quanto successo con il Torino, che l'Udinese deve già scendere in campo. Sabato alle 15 si gioca contro la Roma, con Delneri in discussione e tanti dubbi su questa squadra. Il mister prova a mantenere compatto il gruppo prima di una sfida così importante.

Per migliorare non bastano due allenamenti, ma il tecnico ha analizzato a fondo con la squadra quanto successo con il Torino: "Abbiamo fatto poco in questi due giorni, ma analizzato tanto quanto fatto. Abbiamo conquistato 12 corner, abbiamo guardato quanto di positivo fatto. Di non positivo c'è sicuramente il risultato, ci manca quello per risollevare il morale. Dobbiamo essere anche positivi su quanto fatto. Pensando che un risultato importante con la Roma può ribaltare le cose".

L'infortunio di Danilo è stato oggetto di dibattito: "Danilo si è fatto male molto prima di uscire, la contrattura è diventato stiramento, si vede già dall'ecografia che c'è un versamento. Vedremo la risonanza magnetica che cosa dirà, è in stampelle attualmente".

La difesa continua a prendere gol evitabili facilmente: "Dobbiamo ancora migliorare ancora molto là dietro, è un problema di conoscenza, di adattamento tattico. Abbiamo cambiato per 4/5. Abbiamo preso gol sempre a difesa schierata, è un'aggravante, ma vuol dire anche che non prendi contropiedi. Bisogna migliorare dal punto di vista tattico. Siamo mancati noi, ma ci sono anche gli altri in campo. La bravura di Ljajic ha creato difficoltà. C'era un errore certo. Sull'errore di Scuffet:"Ci vuole mentalità, il lavoro determina anche l'allenamento. Scuffet non ha parato e i difensori non erano schierati, abbiamo lavorato su questo. Danilo ha fatto un recupero di 50 metri, chiaramente non si poteva neanche pretendere fosse lucidissimo".

Questione portiere, Scuffet è in bilico: "Vediamo. Non ha assorbito bene sicuramente la sconfitta, ma nessuno lo ha fatto, il gruppo è sempre respnsabile di quanto succede. L'errore deve farlo migliorare, deve dargli più attenzione".

C'è stato poco tempo per valutare gli elementi più stanchi: "Tutti stanno bene, tranne Pezzella che ha un po' di problemi al flessore, sono tutti pronti a giocare".

Non c'è un problema modulo: "È una squadra che può variare la sua tattica durante la partita".

La Roma: "Ha ricambi importanti, non avrà Schick, ma ha tanti giocatori di spessore, noi andiamo in campo a fare la nostra partita. Deve esserci una squadra che giochi serena, perchè sì sulla carta la partita è poco abbordabile, ma il calcio si gioca sempre in undici contro undici".

Sulle voci di esonero: "L'allenatore è sempre in discussione, ci si basa sui risultati. Io sono sereno, lavoriamo bene, non possiamo fare più di così. Dobbiamo cercare di cambiare le cose sul campo, ma nel nostro mondo è l'allenatore che risponde di quel che accade".

Forse la squadra non è così forte come si dice: "Posso essere d'accordo o meno, io ho visto una squadra che gli si può dire tutto, ma non che non abbia costruito situazioni importanti. La squadra contro il Torino ha creato, non si può dire il contrario, Non abbiamo giocato solo nelle prime due giornate, quelle sono state pesanti. Nel secondo tempo abbiamo preso tanti contropiedi, dipende da tante cose quello che succede in campo. Sul secondo gol eravamo in sei a difendere.La valutazione del risultato poi cè, ma l'allenatore non può pensare solo al risultato, deve fare una valutazione globale".

De Paul e Jankto sono parsi andare a corrente alternata: "Ci sono anche gli altri in campo, in un tempo ti fanno giocare, nell'altro no. De Paul nel primo tempo aveva Molinaro a marcarlo, nel secondo tempo il marcatore era più stanco e quindi l'argentino ha avuto più spazi da sfruttare. Jankto ha giocato solo 45', era più fresco".

Mancherà dopo tanto tempo Danilo: "Angella ha già dimostrato di poter prendere le redini della difesa".

La classifica si fa complicata: "La squadra all'ottavo posto ha sei punti, quindi non è lontana, il campionato è molto diverso dagli anni scorsi. Con il Genoa abbiamo vinto uno scontro diretto giocando bene e soffrendo. Le squadre che puntano agli stessi obiettivi hanno difficoltà come noi. Noi siamo usciti sempre a testa alta".

Sembra ancora lontano il recupero a pieno regime di Fofana: "Fofana deve ricominciare a prendere il passo con il campionato, noi vogliamo il Fofana dell'anno scorso, sta dando prestazioni meno, ma sta crescendo in allenamento. Io guardo l'allenamento e poi valuto i miglioramenti che ci possono essere in campo. Siamo in fase di recupero. Abbiamo questa partita qui, la Sampdoria, gare complicate. Però io conto sulla voglia di fare della squadra e sulla voglia di far gruppo. Nel calcio al di là della tattica e delle prestazioni conta tanto anche la psicologia, fare un buon risultato può svoltare la situazione".

Con la Roma ci sarà  un nuovo capitano: "Avrà la fascia chi avrà più anni di esperienza con l'Udinese, non so chi perchè non so chi giocherà. Voglio un leader carismatico, poi la tecnica in questo caso passa in secondo piano".

Niente turnover: "Giocherà chi sta bene, non esiste turnover”.

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About the author
Davide Marchiol
Nato e cresciuto ad Udine. Udinese e rap le mie passioni principali, con un certo ascendente verso il Crotone, viste le origini calabre, ma non mi precludo nessuna strada.