Nella settimana che porta il circus della Formula 1 verso il Gran Premio degli Stati Uniti, una delle vicende che più sta creando interesse tra gli osservatori della massima competizione automobilistica è quella che riguarda Aston Martin.

Dopo aver stretto la partnership con la Red Bull, della quale sarà main sponsor a partire dal 2018, si sono fatte sempre più insistenti le voci sulla volontà da parte di Andy Palmer di riportare la casa di Gaydon in Formula 1 come motorista, come già avvenuto nel lontano 1959 con risultati a dir poco insoddisfacenti.

L’orizzonte è quello del 2021, anno in cui (forse) potranno entrare in vigore un nuovo regolamento tecnico e, perché no, delle motorizzazioni diverse da quelle che siamo abituati a vedere dal 2014. Va detto che il CEO ha però messo dei paletti circa la sostenibilità nello sviluppo di un propulsore da Formula 1, visto che le attuali power unit sarebbero troppo esose anche per Aston Martin, a meno che Palmer non vada in cerca di capitali freschi.

Ma intanto, se lo scouting da un punto di vista economico non è stato eseguito, è sicuramente partito quello sul know-how, che ha portato a Gaydon tecnici con un passato nella massima serie, tra cui ex Ferrari e italiani, i cui nomi ve li abbiamo riportati in questo articolo, con Palmer convinto che con queste competenze “Aston Martin è nelle possibilità di costruire un motore da Formula 1”. A quanto già anticipato è giunta questa sera in redazione la notizia dell’ingaggio di Luca Marmorini, capo motorista di Maranello sino al 2014, nel ruolo di consulente per la definizione delle regole per i motori 2021. Dal quartier generale del marchio inglese, fanno sapere che il tecnico toscano non è stato assunto a tempo pieno per progettare un nuovo propulsore, tanto che un portavoce del costruttore d’Oltremanica ha dichiarato: “Luca Marmorini ci sta dando una consulenza, mentre noi continuiamo a valutare quali possono essere le opzioni per la power unit del 2021”.

Una vicenda che si compone di un ulteriore tassello, ma come anticipatovi nel precedente articolo, la strada per Aston Martin è ancora ricca di insidie, a cominciare dalla riunione dello Strategy Group che avrà luogo il prossimo 7 novembre, con all’ordine del giorno proprio la discussione dei motori del 2021.