Quella di Austin ha segnato due aspetti fondamentali in ottica classifica mondiale: se nel costruttori la Mercedes ha ottenuto la matematica certezza del quarto titolo, andando quindi a certificare un dominio tecnologico nell’era turbo – ibrida, anche se quest’anno ha dovuto faticare un po' di più rispetto a quelli precedenti, con la vittoria in terra americana Lewis Hamilton ha praticamente le mani sulla sua quarta conquista iridata.

Se ad onor del vero vi avevamo anticipato in settimana come su questa pista la W08 Hybrid si sarebbe trovata meglio visto la sua filosofia progettuale, va ammesso che l’inglese è riuscito a fare il vuoto, con le Ferrari che si sono dovute accontentare di un doppio podio che sa di manifesta inferiorità nella trasferta statunitense.

L’unico momento critico per il leader del mondiale ha riguardato i primi giri, complice una partenza ottima da parte del tedesco della Ferrari che è uscito davanti a tutti dalla prima curva, anche se qualche tornata successiva si è dovuto arrendere alla potenza motoristica ed alla miglior penetrazione aerodinamica della Freccia d’Argento. Su questo il quattro volte campione del mondo è stato molto chiaro: “Sono partito bene, ma non eravamo abbastanza veloci. Sentivo le gomme che hanno iniziato a calare già dopo quattro giri e Lewis è riuscito a chiudere il divario agilmente. E’ arrivato in zona DRS velocemente e questo dimostra come oggi fosse più rapido di noi. Non è stato semplice vederlo, ho cercato di bloccarlo e forse avrei potuto fare di più, ma era talmente veloce che non avrebbe fatto nessuna differenza. Oggi la differenza di passo tra le due vetture era molto grande, sarebbe stato impossibile vincere. Peccato avremmo voluto vincere e così non è stato”.

Va anche detto che la vettura numero 5 si è resa protagonista di un cattivo rapporto con la mescola Ultrasoft, tanto che il tedesco si è visto costretto a rivedere la strategia in corsa, riducendo il primo stint e passando ad una gara a due soste per poter mantenere un passo gara congruo per il podio, sul quale sale in seconda posizione con un altro sacrificio sportivo da parte di Kimi Raikkonen. Su questo Vettel ha dichiarato: "Ho pensato a gestire la gara cercando di rimontare e di arrivare alla fine. Le gomme nel primo stint andavano piuttosto male e non ero così sicuro del secondo stint. Ho parlato col muretto via radio ed abbiamo deciso una strategia diversa. In quel momento era difficile prevedere quello che sarebbe accaduto, ma se guardiamo la posizione in cui ci siamo trovati a quattro giri dalla fine possiamo dire che è stata una scelta corretta".

Sembra dunque esserci stato un passo indietro nella gestione dello pneumatico che molto di buono aveva consentito di ottenere alla Ferrari in stagione, sintomo che ormai il mondiale sembra una mera formalità.