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La nona sinfonia di Joachim Löw

La Germania dell'ex tecnico di Austria Vienna e Stoccarda viaggia a gonfie vele verso il mondiale di Russia 2018 ottenendo il pass dominando il girone C. Nella serata di ieri la vittoria su un'inerme Irlanda Del Nord ha consegnato ai teutonici il nono successo e l'acquisizione del punteggio pieno.

La nona sinfonia di Joachim Löw
Joachim Löw, 56 anni, alla guida della Germania dal 2006 | Fonte: Twitter @DFB_Team
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Di Giacomo Principato

Per ottenere una perfetta sinfonia serve la perfetta sintonia. Un gioco di parole e di note che portano alla composizione di uno spartito pronto a darsi battaglia tra sviolinate e reti. L'orchestra è quella tedesca, autentica corazzata del calcio mondiale guidata con sapienza ed un pizzico di sana follia dal maestro Joachim Löw.

Su quella panchina lui vi è dal 2004, partendo da vice alle spalle di Klinsmann, ed arrivando nel 2017 a staccare il pass per il Mondiale di Russia 2018 con alle spalle un palmarés composto da: tre bronzi, due europei ed uno mondiale, un argento nell'Europeo 2008 ed infine, a condire il tutto, la conquista della Confederations Cup 2017 e del tanto meritato Mondiale brasiliano del 2014. Joachim ne ha fatta parecchia di strada passando da quello ch'è stato un attaccante di dubbie qualità ad un allenatore e guida tecnica di una nazionale che della qualità fa la sua arma principale.

La sua nazionale, quella tedesca, ha fatto registrare partita dopo partita numeri impressionanti, ultimo dei quali è la chiusura con nove successi su nove gare del girone di qualificazione al Mondiale 2018 che si terrà in Russia. Per i teutonici si tratta dell'ennesima manifestazione di quella che è, un gruppo perfettamente coeso e pronto a dar filo da torcere agli avversari, i quali rimangono imbrigliati tra le ragnatele di un gioco asfissiante e concreto.

Nel girone C, sin dall'inizio, non vi è mai stata storia. Nessuna squadra è  stata capace di fermare quella che è una marcia spedita verso la Russia di una Germania invalicabile sia tra le mura amiche, che in giro per il continente europeo. Le note o se preferite le reti, della nazionale tedesca sono state ben 38 in 9 gare, a fronte di 2 sole subite. Una media superiore a 4 reti a partita che testimoniano la forza inaudita di questa corazzata.

Come ciliegina sulla torta è arrivata, contro l'Irlanda Del Nord, una nona vittoria dal sapore unico visto l'impegno e la dedizione messa in campo dagli uomini di Löw, i quali come una vera e proprio orchestra ammaliano il gioco con dolci sinfonie. Il pentagramma teutonico fa affidamento sui soliti punti cardine della squadra: dal capitano Thomas Muller alle nuove leve quali Kimmich, Sanè e Werner, capaci di incantare un pubblico esigente e ricco di aspettative.

Fonte: Twitter @DFB_Team

La Germania stacca così un pass per quello che sarà il ;ondiale che si terrà in terra russa nel vicino 2018 conquistando 27 punti su 27 disponibili stabilendo e macinando continuamente record.

Il prossimo obiettivo parla di bissare il successo mondiale avvenuto nel 2014, sebbene per farlo servirà riusare le stesse note e le stesse melodie viste in campo finora. Un armoniosa intesa tra i reparti di gioco e concretezza senza pari fanno della nazionale tedesca una squadra mossa da incastri, suoni, reti e note che amalgamate e giostrate nella giusta maniera dal commissario tecnico Löw danno come risultato la sinfonia della vittoria.