Le due vittorie consecutive contro Verona e Udinese hanno dato uno slancio al Cagliari: 15 punti, 13esimo posto ed una distanza di sicurezza dalla terzultima di 6 lunghezze. Sabato sera, alla Sardegna Arena, arriva l’Inter, insieme al Napoli unica squadra in Serie A ancora imbattuta e che vuole restare in scia dei partenopei verso lo Scudetto. Uno degli ex che sarà in campo presenta la sfida sulle pagine della Gazzetta dello Sport, Marco Andreolli, partendo dal momento attuale dei rossoblu: “A Udine tre punti d’oro. Stiamo bene, siamo in crescita in tutti i reparti. Con l’Inter serve la grinta vista contro Udinese e Verona. Conta la nostra concentrazione”.

Dopo l’esonero di Rastelli, sono arrivate 3 vittorie in 5 partite con Diego Lopez in panchina: “Nel calcio si è legati ai risultati, se non arrivano è più facile mandar via il tecnico che 30 giocatori. Ora ci siamo presi le nostre responsabilità e diamo qualcosa in più". Ai tempi dell’Inter, è stato Roberto Mancini a fare esordire Andreolli in prima squadra: “Non scordo Mancini: mi ha fatto esordire in A, Inter-Reggina, e in Champions, contro i Rangers. In quegli anni c’erano difensori come Materazzi, Cordoba e Samuel...”.

Oltre al trascorso in nerazzurro, il difensore ha avuto modo di lavorare anche con Luciano Spalletti, durante la sua esperienza alla Roma: “È tra i migliori in Italia e in campo internazionale. Ha un carattere forte, pretende molto da tutti, specie dai campioni e da chi ha più personalità. A Roma c’erano Totti, De Rossi, Perrotta, Mexes, Juan: trattava tutti alla stesso modo e voleva il massimo. Diceva che se si ha tecnica e carisma si deve dare di più ed essere da esempio per gli altri e i giovani. E lavorava su linea difensiva e marcatura”.

Sulla carta le difficoltà della sfida sono tantissime per i padroni di casa: “L’Inter è un collettivo maturo e granitico. E sulle fasce si esalta il gioco della squadra. Ma siamo pronti, possiamo giocarcela con una prova perfetta, da squadra e con l’aiuto dei tifosi. Dovremo mettere qualcosa di più, sperando che loro non siano al top”.