Notoriamente e storicamente il primo giro del draft è quello che cattura tutte le attenzioni ed è anche quello che, quasi ovviamente, regala anche le emozioni più profonde. Come da copione il day 1 del draft di quest'anno ha fatto il suo dovere. Incertezze, emozioni, colpi di scena e conferme... tutto nella norma. Lo spettacolo vero è arrivato al secondo giorno, per i round 2 e 3. Gli ingredienti sul banco erano già dei più pepati fin dall'inizio ma diciamo che la sapienza con cui i team hanno saputo miscelarli è stata decisamente la ciliegina sulla torta.


Un'amarezza giustificata aveva segnato la prima serata dell'evento di Geno Smith, il quarterback di West Virginia pronosticato come prima scelta assoluta fino a poco tempo fa ha dovuto aspettare 38 pick prima di sentire il suo nome e di sapere dove comincerà la sua carriera da professionista. La chiamata arriva da New York, sponda Jets. Dopo una stagione fallimentare in cui il QB titolare Mark Sanchez non è riuscito a guidare la squadra come ci si aspettava, le voci che vedevano i Jets draftare un QB si erano fatte sempre più concrete. Un signor quarterback che possiamo definire sicuramente il migliore disponibile nella classe di quest'anno nonostante Manuel sia stato scelto prima dai Bills.


Nella seconda tornata si sono visti i primi runningback. Il primo ad essere draftato è Giovani Bernard, il talento di North Carolina andrà a rinforzare il backfield dei Cincinnati Bengals. Una piacevole sorpresa la sua che dopo i primi giorni di camp aveva perso un po' di credito da parte degli addetti ai lavori. Grande curiosità accompagnava l'attesa per la scelta degli Steelers: dopo aver perso Mendenhall per quasi tutta la scorsa stagione li abbiamo visti rimanere orfani del loro workhorse nella scorsa costless agency. La loro scelta è caduta su Le'Veon Bell (Michigan State) destando non poca sorpresa. Quasi tutti si aspettavano la chiamata di Eddie Lacy (Alabama) rimasto disponibile fino alla sessantunesima scelta quando i Packers di Green Bay non si son fatti scappare la ghiotta occasione di rinforzare il loro reparto di corridori con un talento come il suo. Moreno non ha mai realmente convinto, McGahee incomincia ad essere troppo vecchio per queste cose e, nonostante il gioco d'attacco di Denver sia palesemente orientato all'attacco aereo, la necessità di un giovane runningback ha portato Montee Ball (Wisconsin) in Colorado.


Per rinforzare il reparto difensivo i San Diego Chargers hanno addirittura effettuato una trade con i Cardinals per essere sicuri di accaparrarsi Manti Te'o (Notre Dame) che, con tutta probabilità, sarebbe finito proprio ad Arizona che ha invece "ripiegato" su un signor linebacker Kevin Minter (LSU). I neocampioni Baltimore Ravens orfani del leggendario Lewis scelgono Arthur Brown (Kansas State) nella speranza di pescare un futuro fenomeno che non farà rimpiangere il tanto amato Ray.


Il terzo round incomincia ad evidenziare la non particolare levatura della rookie draft di quest'anno. Degni di nota i colpi messi a segno tra i WR. Dallas si assicura il talento di Baylor, Terrance Williams quando ancora nel mucchio si trovava Keenan Allen (California) che addirittura molte previsioni davano come potenziale rookie da primo giro, draftato subito dopo dai Chargers. I Buffalo Bills trovano la pedina fondamentale per rinforzare il loro attacco in Marquise Goodwin (Texas) mentre cade su Markus Wheaton (Oregon State) la scelta degli Steelers per rimpiazzare la perdita di Mike Wallace passato ai Dolphins in Costless Agency.


Matt Barkley (QB, USC), Ryan Nassib (QB, Syracuse) e Marcus Lattimore (RB, South Carolina) sono i nomi che risaltano in attesa del quarto giro del draft in programma per questa sera. Non ci resta che aspettare il nuovo show.