Splende il sole azzurro sulla Budapest europea. Se l'esordio con la Francia aveva portato ottimismo e buonumore, altra storia la sfida contro la Russia, capace di domare nel primo impegno in terra magiara la squadra Campione del Mondo in carica, la Spagna. Le ragazze di Conti forniscono una prestazione senza crepe. Intelligentemente l'Italia evita di mettere il match su un piano puramente fisico, incastrando le russe in una ragnatela di movimenti atta a creare spazi per fulminee conclusioni dalla distanza. Il risultato è quello di un vero e proprio dominio per tre tempi e oltre. Finisce 13-10 per il Setterosa, complice un rilassamento finale che porta a tre reti consecutive delle nostre avversarie. 

Il primo tempo è già un manifesto dell'intero incontro. Solo qualche ingenuità delle azzurre tiene in bilico la partita. Di Mario e Motta portano avanti l'Italia che approccia la seconda frazione col minimo vantaggio (3-2). Il gap si crea proprio qui. La difesa a zona di Conti impedisce alla Russia di sfruttare la zona centrale, mentre dall'altra parte Frassinetti è incontenibile. Un gran gol di Garibotti vale il 5-3 e col passare dei minuti la Russia si disunisce. All'intervallo è 6-3 Italia. 

Il momento migliore della Russia, agevolato ancora una volta da una leggerezza azzurra, giunge sul 9-5. Si sveglia Prokofyeva. Una doppietta delle ventitreenne rimette a contatto le atlete dell'est. La reazione azzurra è veemente. Bianconi sale al proscenio e un magistrale pallonetto di Cotti vale l'11-7 (5-4 il terzo tempo per l'Italia). 

L'ultimo periodo è una formalità. Radicchi e Bianconi timbrano il +6. Qui un calo di tensione costa qualcosa all'Italia che, ferma, consegna tre volte alla Russia la via del gol. Il 13-10 finale consente comunque alle azzurre di perdere con un gol di scarto contro la Spagna nell'ultima partita per approdare in semifinale.