8-7, battiamo, con merito, i Campioni Olimpici. Sì, siamo, anche a livello maschile, tra le 4 migliori d'Europa. Il Settebello di Sandro Campagna imbriglia l'esperta Croazia e rinnova una sfida dal sapore antico contro l'Ungheria, proprio qui, in terra magiara, nella Budapest che oggi, trascinata dal tricolore, si veste d'azzurro. Un'Italia dai mille volti. La guida di Tempesti, monumentale nel momento difficile, lo sguardo sbarazzino dei giovani Fondelli e Di Fulvio, la grinta di Giorgetti, la maturità di Figlioli. Siamo dove forse nessuno avrebbe sperato alla vigilia. Siamo a un passo dalla finale europea. L'esultanza, ridotta, al termine mostra un'insospettabile maturità. L'Italia non è arrivata, l'Italia guarda all'Ungheria. 

Il primo tempo contro la Croazia è una partita a scacchi. Aicardi, dal centro, porta immediatamente in vantaggio la nostra Nazionale. Arriviamo al tiro con continuità, ma i biancorossi hanno troppo esperienza per affondare e, complice l'espulsione di Figari, Sukno trova il pari. Lo scenario cambia nel secondo parziale. Con l'uomo in più gli azzurri faticano, ma Luongo dai 5 metri si alza e fulmina l'estremo difensore croato. Loncar impatta subito, sfruttando l'incertezza di Giacoppo e Gallo. Qui il miglior momento Italia. L'uno-due Fondelli - Di Fulvio sancisce il primo break in favore dell'Italia. Muslim ricuce prima dell'intervallo lungo. 

A inizio terzo tempo il 4-4 di Loncar. Un grande Figlioli salva l'Italia con due uomini nel box ed è sempre l'italo-australiano a trovare due volte la via del gol. A rispondere è sempre Sukno. Il terzo gol di giornata del croato vale il 6-6. Nel momento più opportuno si sveglia Giorgetti. Prima su azione poi su rigore. Nel mezzo si erge a muro Tempesti. Il gol di Muslim serve solo a dimezzare lo svantaggio. Il finale è 8-7, festa azzurra.