Che si potesse sognare con lo snowboardcross, era risaputo fin dalla vigilia di questi Mondiali di snowboard e freestyle di Kreischberg. Una squadra fortissima, tanto al feminile quanto al maschile. Pronte a regalare emozioni azzurre in uno sport che a ogni batteria regala tonnellate di adrenalina ad atleti e spettatori. E così ancora è stato

E oggi è arrivata la moneta sonante. Sottoforma di una medaglia d'oro conquistata da un Luca Matteotti perfetto fin dalle prime battute della gara. Rimane lui l'unica carta azzurra anche quando Omar Visintin - detentore della Coppa del Mondo e uno dei favoriti della gara - Tommaso Leoni e Manuel Perathoner chiudono in anticipo la loro gara iridata. E allora tutto è in mano al valdostano classe 1989, che nella big final si trova contro mostri sacri come gli americani Nate Holland e Nick Baumgartner, tutti messi dietro, così come il canadese Kevin Hill, che si porta a casa l'argento.

A completare la festa azzurra ci pensa Michela Moioli, bronzo nella gara che incorona per l'ennesima volta una campionessa leggendaria come Lindsey Jacobellis. La statunitense si riscatta prontamente dopo l'ennesima delusione a cinque cerchi e firma la sua quarta sinfonia iridata, una medaglia che si aggiunge a quelle già vinte a Wisthler 2005, Arosa 2007 e La Molina 2011. 

Dietro di lei, invece infuria la battaglia per l'argento, con Michela Moioli che fino all'ultimo insidia la francese Nelly Moenne - Loccoz, con la sensanzione che - se ci fossero stati ancora qualche metro di corsa - la bergamasca avrebbe potuto tranquillamente artigliare la seconda piazza. Resta comunqua una grande gara per questa ragazza, timida e introversa fuori dalle pista quanto grintosa mentre sgomita con le avversarie in gara, reduce fra l'altro dal grave infortunio al ginocchio patito a Sochi. 

Peccato per Raffaella Brutto, caduta nel suo quarto di finale. Fra le big, deludono anche Dominique Maltais - probabilmente al suo ultimo mondiale - e Eva Samkova, che si devono accontentare della small final.

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Alessandro Gennari
Schermidore a scoppio ritardato, rugbista mancato, ciclista negato, tennista si fa per dire. Storico per laurea, giornalista per amore dello sport. Presto la mia tastiera al servizio di scherma, tennis, sci alpino, nuoto e chi più ne ha più ne metta.