Maxim Vylegzhanin e Therese Johaug sul gradino più alto del podio nella prova che unisce le due tecniche dello Sci di Fondo. Lo svolgimento della gara, al maschile e al femminile, è profondamente diverso e racconta di un diverso percorso dei due movimenti. Tra gli uomini, in questo format, la frazione in classico si conferma un semplice passaggio, privo di emozioni. Al cambio di sci, in tanti possono ambire a postazioni sul podio, perché nessuno nel passo alternato azzarda un acuto. Si segue la via del risparmio, fino alla tornata conclusiva, quando la salita più impegnativa è il teatro dell'attacco. Cologna accende la miccia, ma Vylegzhanin risponde lanciandosi sulle code dello svizzero, già due volte campione nello Skiathlon. 

A completare il quartetto di testa Tonseth e Harvey, la salitella conclusiva divide in due segmenti il gruppetto dei battistrada, con il russo che risponde al tentativo di rimonta dell'elvetico e si mette al collo il primo oro iridato e il generoso canadese che sale sul terzo gradino del podio con uno sprint esemplare. Quarto, staccato, Manificat. L'Italia paga, come di consueto, i 15 km in classico e a Clara non basta il parziale rientro a tecnica libera. Diciasettesima piazza alla fine per il miglior azzurro. 

Al femminile, sorprese e bagarre. Per stroncare il dominio di Marit Bjoergen, le principali avversarie studiano una gara a puntino. Non ci sono momenti di rilassamento, la partita è dura fin dal via e dopo poco più di 3 km al comando restano solo sette atlete, le più forti. Weng cede, Kalla e Johaug alzano l'andatura, Bjoergen annaspa. Con la pluricampionessa in difficoltà, ovvio affondare il colpo. Jacobsen segue le due di testa e il terzetto giunge in solitaria a metà gara. Johaug, che non ha nella volata la dote principale, forza sul suo terreno, in salita. Aumenta la frequenza la bionda norvegese, salta via sulle rampe del tracciato e se ne va. Dietro Kalla prova a resistere, ma non c'è niente da fare. La lotta è per l'argento e una grande Jacobsen firma la doppietta norvegese, senza Marit Bjoergen. Terza Kalla, sommersa dall'abbraccio virtuale del pubblico di casa. Niskanen, quarta, è a oltre un minuto. Virginia De Martin Topranin 24°, l'Italia è tutta qui. 

VAVEL Logo
About the author
Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo