Comincia alla grande l'avventura dell'Italia in questo europeo, infatti la squadra di mister Menichelli sconfigge l'Azerbaijan con un comodo 3-0 e si presenta alla grande in virtù di campione in carica.

Il match comincia immediatemente sotto il segno dell'Italia, che dopo appena 14 secondi sfiora la rete del vantaggio con Fortino, il quale da due passi non riesce a trovare la rete dell'1-0. Nei primi minuti gli Azzurri continuano ad effettuare un pressing asfissiante e collezionano altre due palle-gol clamorose: la prima porta la firma di capitan Gabriel Lima, che ci prova con una delle sue conclusioni dalla distanza ma si vede negare la gioia del gol dal portiere avversario Huseynli, mentre la seconda capita sui piedi di Canal, che però deve fare i conti ancora con il portiere azero sul suo doppio tentativo. Con il passare dei minuti, però, l'Azerbaijan guadagna fiducia e comincia ad affacciarsi dalle parti di Mammarella: la prima chance capita sui piedi di Farzaliyev, che ci prova direttamente su calcio di punizione ma vede negarsi la gioia del gol da un tempestivo salvataggio sulla linea di Patias. Ma questo si rivela essere solo un piccolo break, infatti l'Italia riprende immediatamente il controllo del match e si riaffaccia immediatamente dalle parti dell'area avversaria con le conclusioni di Ercolessi e Patias, ma in entrambi i casi la selezione azera si salva. Come successo qualche minuto prima l'Azerbaijan si ributta in avanti guidata dalla fantasia di De Araujo, che mette i brividi  alla squadra azzurra con una pericolosa conclusione a rientrare che fa la barba al montante e sulla quale Mammarella non avrebbe potuto fare nulla. Il secondo grande pericolo arriva al 18esimo minuto di gioco, quando Fortino perde un pallone sanguinario in fase di rimessa e costringe Mammarella agli straordinari in un uno contro uno con un giocatore azero. L'Italia, però, è sempre in partita e sul finire del tempo riesce a trovare il tanto desiderato gol del vantaggio: l'episodio decisivo è l'espulsione per doppia ammonizione di Amadeu, che mette giù Lima e si guadagna la via degli spogliatoi con grande anticipo. La superiorità numerica sorride agli Azzurri che prima dell'intervallo mettono la testa avanti con il guizzo del solito Merlim, che buca Huseynli con una precisa conclusione dalla distanza.

Nella ripresa la partita si mette subito alla grande per l'Italia, che dopo meno di sessanta secondi riesce a trovare la rete del raddoppio sempre con Merlim: tutto parte da un'errore in fase di impostazione di un difensore azero, che da ultimo uomo regala il pallone al centravanti azzurro che ringrazia freddando ancora Huseynli. Il gol a freddo taglia un pò le gambe all'Azerbaijan, che prova a recuperare il risultato inserendo Borisov come portiere di movimento ma è costretta a capitolare nuovamente intorno al quinto minuto di gioco. La firma sulla terza rete italiana è quella di Giasson, che chiude il conto con un bel piattone sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il 3-0 non spegne assolutamente il match, infatti la partita continua ad essere vivace e al minuto 10 si assiste ad un bello scambio ravvicinato: prima arriva la parata decisiva di Mammarella, che nega il gol della speranza alla squadra azera, e poi il clamoroso palo di Fortino, il quale trova il montante con una bella conclusione da centrocampo. Alla luce del triplice vantaggio la squadra allenata da mister Roberto Menichelli lascia il pallino del gioco agli azeri e per Mammarella cominciano gli straordinari: l'occasione più nitida dell'Azerbaijan porta la firma di Rafael, sulla cui conclusione il portiere azzurro si oppone con la punta delle dita.

Una prima vittoria convincente per l'Italia, che si presenta con un comodo 3-0 ai danni di un'ostica Azerbaijan, la quale ha pagato a caro prezzo l'espulsione di Amadeu. La squadra di mister Menichelli si è dimostrata molto in palla sfruttando alla grande le occasioni concesse dalla squadra avversaria e mettendo un ottimo giro palla per la maggior parte della partita. Adesso gli Azzurri scenderanno in campo domenica 7 febbraio in occasione del match contro la Repubblica Ceca, che chiuderà la fase a gironi.